EUROPA LEAGUE

Serata di rimpianti all'Olimpico La Roma si butta via con l'Austria Vienna

Erika Menghi

Roma in vetta al giro di boa del girone di Europa League, ma con un pareggio-beffa che sa di sconfitta. Prima va sotto, poi rimonta e si porta sul 3-1, ma l’Austria Vienna non molla e in due minuti (82’-84’) trova il 3-3. Impossibile festeggiare un risultato così, nonostante il primato condiviso proprio con gli austriaci a quota 5 punti in una classifica fin troppo corta. Totti parte davanti a tutti, ma quando arretra a prendersi il pallone sulla mediana come piace a lui è Nainggolan a posizionarsi tra El Shaarawy e Iturbe. Strootman, Salah e Dzeko riposano, Spalletti ridà fiducia a Gerson dal 1’. Partono bene gli ospiti, subito un’azione personale di Venuto sulla destra, il tiro è sull’esterno della rete. Bel destro di Florenzi all’8’, chiama all’intervento prodigioso il portiere e guadagna il corner. Al16’ l’Olimpico viene gelato dalla rete di Holzhauser sul cross di Kayode: male Juan Jesus che lascia partire l’azione, Manolas non riesce poi a tamponare: 0-1. Pareggio immediato della Roma con El Shaarawy, sul lancio di Gerson da metà campo scatta il Faraone che impreziosisce l’azione con uno scavino: 1-1. Si fa male da solo Almer, che esce in barella, cambia il numero uno degli austriaci: dentro il classe ’96 Hadzikic. Al 34’ El Shaarawy trova il raddoppio sull’assist illuminante di Totti, doveva essere la sua serata e non ha disatteso le aspettative. Il Faraone non faceva doppietta da 8 mesi, era il 27 febbraio contro l’Empoli. Al 43’ Venuto crea ancora scompiglio nella difesa giallorossa, stavolta centra la porta ma trova la pronta respinta di Alisson, la palla arriva a Serbest, il cui tiro viene murato. Nella ripresa la prima conclusione è di Florenzi, da posizione angolatissima sul bel suggerimento di Iturbe, che prova a uscire dal guscio. Spalletti fa sfilare El Shaarawy tra gli applausi, è il turno di Salah e il Faraone non sembra prenderla comunque benissimo. Dal distinto chiamano in campo Dzeko, impegnato nel riscaldamento. Non c’è bisogno che entri lui per vedere il terzo gol giallorosso, firmato Florenzi: pennellata del capitano, in area spunta il tuttofare di Vitinia che mette dentro con un destro al volo davvero perfetto: 3-1. Spalletti lo premia con un po’ di riposo: al suo posto si rivede Emerson Palmieri. Dopo di lui tocca a Dzeko, per Iturbe e 30 secondi dopo l’Austria Vienna accorcia pericolosamente le distanze in una partita che sembrava ormai destinata alla noia. Il neo entrato Prokop raccoglie da Kayode e la piazza alle spalle di Alisson: 3-2. La Roma accusa il colpo e si fa beffare ancora, stavolta con l’uomo-assist Kayode, che fa il goleador e non sbaglia da due passi: clamoroso 3-3 all’84’. Il nervosismo finale è la logica conseguenza di una sfida buttata all’aria. Finisce in parità e pari sono anche le due squadre in classifica: 5 punti a testa, davvero pochi per la Roma.