botta e risposta

Striscia la Notizia, Michelle Hunziker fa un appello a Giovanna Botteri. Cosa le dice

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Giada Oricchio

Nuovo capitolo nella saga “Striscia la Notizia”- Giovanna Botteri. Michelle Hunziker si appella alla giornalista: “La gente parla senza aver visto il servizio. Ti abbiamo difeso, tu che ne pensi?”. Michelle Hunziker non indietreggia e ribadisce che gli italiani-italioti che non hanno capito il senso positivo del servizio di Striscia la Notizia nei confronti di Giovanna Botteri, soggetto e oggetto del pezzo per il suo look “trasandato e sempre uguale” secondo gli scostumati utenti social. Altro che formula da Galateo “scusate, ci siamo espressi male, probabilmente la satira ne è uscita distorta”.  Per approfondire leggi anche: Tiziana Ferrario difende Giovanna Botteri Poco fa, la coconduttrice del tg satirico di Antonio Ricci ha pubblicato una serie di Instagram Stories e si è appellata direttamente alla corrispondente Rai da Pechino. La Hunziker, a sua volta vittima di bodyshaming social, si rivolge alla Botteri in tono confidenziale e amabile: “Cara Giovanna a questo punto mi rivolgo direttamente a te perché sta succedendo un putiferio su una notizia completamente falsa. Dicono che Striscia abbia fatto un servizio per offenderti e invece noi abbiamo fatto un servizio contro i tuoi haters”. Poi continua con malcelato tono offensivo che la gente parla per sentito dire, senza verificare e giudicare con i propri neuroni: “Tutti parlano, ma secondo me non l’hanno nemmeno visto. Infatti quando farai swipe up e andrai a vederti il servizio alla fine vedrai Gerry che dice "brava Giovanna, vai avanti così, grazie per il lavoro che fai e non badare al capello…" secondo me più chiaro di così non si può. Secondo me, noi abbiamo fatto un servizio dalla tua parte, tu che cosa ne dici? Me lo fai sapere per favore? Grazie, un bacio Giovanna”. Ma forse a Michelle Hunziker è sfuggito che Giovanna Botteri ha risposto con una lettera aperta pubblicata sul sito del sindacato dei giornalisti Rai (anche se, a questo punto, verrebbe da chiedersi a quale video avrebbe risposto la Botteri): “Mi piacerebbe che l’intera vicenda prescindendo completamente da me - ha scritto la giornalista Rai - potesse essere un momento di discussione vera, permettetemi, anche aggressiva, sul rapporto con l’immagine che le giornaliste, quelle televisive soprattutto, hanno o dovrebbero avere secondo non si sa bene chi. Qui a Pechino sono sintonizzata sulla Bbc, considerata una delle migliori e più affidabili televisioni del mondo. Le sue giornaliste sono giovani e vecchie, bianche, marroni, gialle e nere. Belle e brutte, magre o ciccione. Con le rughe, culi, nasi orecchie grossi. Ce n’è una che fa le previsioni senza una parte del braccio. E nessuno fiata, nessuno dice niente, a casa ascoltano semplicemente quello che dicono. Perché è l’unica cosa che conta, importa e ci si aspetta da una giornalista. A me piacerebbe che noi tutte spingessimo verso un obiettivo, minimo, come questo. Per scardinare modelli stupidi, anacronistici, che non hanno più ragione di esistere. Non vorrei che un intervento sulla mia vicenda finisse per dare credibilità e serietà ad attacchi stupidi e inconsistenti che non la meritano. Invece sarei felice se fosse una scusa per discutere e far discutere su cose importanti per noi, e soprattutto per le generazioni future di donne”. Successivamente la Botteri ha aggiunto: “Lavoro come una dannata, corro e non ho tempo di pensare all’abito. Ho comprato uno stock di maglie tutte uguali. Tranquilli, le cambio ogni giorno. Mi lavo i capelli, non mi interessa la messa in piega, sono una donna normale. Faccio giornalismo e non spettacolo”. Michelle Hunziker, in questo caso, è come i telespettatori che “parlano senza aver visto”: parla senza aver letto. A volte, le buone intenzioni possono tradursi in difese peggiorative, succede. Errare humanum est, perseverare autem diabolicum.