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I cinesi di Roma: non siamo il Coronavirus

“Vivo qui da più di venti anni e credo che, per quanto riguarda l'allarme e il rischio pandemia da Coronavirus qui in Italia, a Roma, è decisamente basso rispetto a quanto sta avvenendo a Wuhan in Cina. Noi stessi abbiamo paura per noi e i nostri cari ma basta stare attenti. Per il resto non capisco davvero come si possa dire: il cinese è virus. E' razzismo ingiustificato e non è di certo la verità". E' quanto dichiarato da Marco 30 anni, commerciante cinese che fin da piccolo ha vissuto nella Capitale prima con la sua famiglia trasferitasi qui per lavoro e ora con sua moglie e sua figlia di 3 anni.  Per approfondire leggi anche: Apple chiude i negozi in Cina “Sia io che altri commercianti stiamo riscontrando un'affluenza minore nei nostri esercizi commerciali. La gente ha paura di uscire e incontrare un cinese che potrebbe – ma non è così - “infettarlo” con il Coronavirus. Speriamo che questo allarme pandemia passi presto per tutti gli italiani, romani e cinesi. Noi, come voi temiamo tutto questo ma non scordiamoci che siamo tutti uguali e soprattutto che noi non siamo il virus.” Conclude la video dichiarazione Marco con un sorriso. La testimonianza di Marco “italiano ormai d'adozione” rivela la difficile situazione che stanno vivendo i cittadini cinesi e giapponesi in questo momento non solo in Cina ma anche in Europa. E' di pochi giorni fa la campagna social di alcuni residenti cinesi a Parigi che diramavano le loro foto sui vari social network con il messaggio: “Io non sono il virus”. Tutto questo per evitare una “caccia alla strega” assurda quanto ridicola. Noi stessi de Il Tempo entrando in più di un esercizio commerciale a conduzione cinese abbiamo notato una desolazione mai vista prima. Anche se, mentre il panico dilaga a livello mondiale, l'epidemia causata dal Coronovirus non si ferma. 

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