A Roma

Il virus fa paura al tassista "Non so se carico cinesi"

Il tuo browser non supporta il tag iframe

Franco Bechis

La notte scorsa sul taxi era salito un orientale con la febbre: "L'ho scaricato al parcheggio" e poi "ho dato aria all'auto". E' un tassista romano a parlare della paura che anche in Italia sta provocando il coronavirus, anche se al momento in tutta la penisola non è stato documentato nemmeno un caso di contagio. Il tassista però mette le mani avanti: "Certo, è appena scoppiato il virus", come a dire che tanto arriverà. Fra sè e sè dice che se dovesse capitargli qualche cliente cinese "non so proprio se lo carico. Tanto se prendo un italiano e lo metto su non possono dirmi nulla". Qualche collega anche per questo motivo evita di andare a Fiumicino, dove potrebbe essere costretto a caricare a bordo un turista orientale. "Ma in questo periodo i turisti sono davvero pochi anche in città. E io all'aeroporto non ci vado già quasi mai". Interessa però sapere davvero come si trasmnette il virus: "Dicono mangiando serpenti, e così qui è difficile. Ma dicono anche che basta un colpo di tosse e te lo prendi...".