l'epidemia

Coronavirus, a Wuhan l'urlo nella notte è da brividi

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Silvia Sfregola

Quartiere popolare di Wuhan, la città dove è scoppiato il virus e che oggi è diventata una metropoli spettrale, dove nessuno va più in giro per non diffondere il contagio del Coronavirus. Fra i grattacieli dove tutti sono rintanati ormai impossibilitati a frequentare parenti e amici, parte il commovente urlo della speranza e si diffonde di finestra in finestra fino a diventare l'inno di un popolo. Una voce grida "Wuhan", il nome della città. E il coro risponde: "jiayou", che tradotto in italiano significa "Resisti, ce la farai".