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La protesta della famiglia di Alessandro Polizzi: "Vergogna, il suo assassino è già fuori"

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Davide Di Santo

Il padre e la madre di Alessandro Polizzi, ucciso a Perugia nel 2013, sono dovuti venire davanti alla Cassazione a Roma con le foto del figlio ucciso in mano per farsi sentire. "È vergognoso, mi devono dire perché. Voglio sapere perché l’assassino di mio figlio è fuori, libero, dopo essere stato condannato all’ergastolo", è il grido disperato dei coniugi dopo la scarcerazione dell'assassino del figlio, Riccardo Menenti, per scadenza dei termini. Hanno anche mostrano il corpo martoriato di Alessandro su alcuni cartelloni che sono stati fatti ripiegare dalle forze dell'ordine. Il ragazzo è stato ucciso nel 2013 a Perugia con un colpo di pistola. "Nessuno ci ha avvisato, lo abbiamo saputo dai giornali. È vergognoso che lo stato faccia uscire dal carcere un assassino condannato all'ergastolo. Oggi venuto qui per mostrare le foto di mio figlio ammazzato in quel modo per ottenere giustizia", ha detto il padre di Alessandro con la voce rotta dall'emozione. Video Il Tempo - Francesco Benvenuti e Nicola Dalla Mura