LA KERMESSE IRIDATA

Scherma paralimpica, via ai Mondiali. E Bebe Vio carica gli azzurri

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Carlo Santi

Per la prima volta l'Italia ospita un Mondiale di scherma paralimpica che prevede l'assegnazione di quattro titoli al giorno e che si disputerà all'Hilton Hotel all'aeroporto di Fiumicino, dal 7 al 12 novembre. Oltre 220 atleti provenienti da 30 nazioni tra cui la fiorettista campionessa paralimpica a Rio 2016, Bebe Vio. La campionessa veneta, vent’anni compiuti lo scorso 4 marzo, è la leader. E mica solo della squadra della scherma paralimpica: lo è di tutto. "Non vediamo l’ora di cominciare – dice Bebe appena arrivata da Tirrenia dove la nazionale italiana si è allenata – Sapete una cosa? Sono più pronta che non alle Olimpiadi". Con tutto quello che sta facendo? Ma dove lo trova il tempo per allenarsi? "Troppe cose? Ma no, non è così. Il programma televisivo ("La vita è una figata", ndr) mica è in diretta: lo abbiamo registrato in estate, e anche il libro è stato realizzato prima. Adesso ho tempo solo per lo sport e l’università, che frequento a Roma". Il Mondiale la aspetta... "Sono carica, farò tutto il possibile. Noi, parlo della nazionale italiana, dobbiamo realizzare un buon risultato anche per ringraziare chi ha lavorato con noi e per noi". Cosa prova a gareggiare a Roma, quindi in casa? "È bellissimo, sono entusiasta. Gareggiare in casa è il sogno di tutti. Certo, speravamo nel 2024 con le Olimpiadi, abbiamo pianto tanto ma adesso godiamoci questo Mondiale".