IL TERRORE TRA NOI

"Se me lo ordinano li uccido tutti". Le telefonate choc degli jihadisti di Venezia

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Davide Di Santo

"Con Venezia guadagni subito il paradiso, per quanti miscredenti ci sono qua... Ad avere una bomba a Rialto...". E' il dialogo, intercettato, tra i presunti terroristi jihadisti arrestati ieri in un'operazione della polizia a Venezia. Nel video diffuso dalle forze dell'ordine, si sentono i membri della cellula, tutti di nazionalità kosovara, discutere l'ipotesi di un attentato. "Se domani faccio il giuramento e mi danno l'ordine sono obbligato a ucciderli tutti", aggiunge uno degli indagati. Tra le carte dell'inchiesta anche i post pubblicati nel marzo scorso sui social network da Fisnik Bekaj, kosovaro di 25 anni, uno dei tre componenti della cellula jihadista: "Io consiglio di lavorare continuamente in internet perché anche questa è jihad, e non è niente di meno di quello che fanno nei campi di battaglia con il permesso di Allah". "Lo Stato islamico si fa con gli uomini e non con i cetrioli". Volevano farsi saltare sul ponte di Rialto per causare centinaia di morti: c'era questo nei piani della cellulua di jihadisti kosovari scoperta a Venezia. Tre persone sono state arrestate e un minorenne è stato fermato in un blitz di polizia e carabinieri, coordinato dalla Procura distrettuale antimafia e antiterrorismo della citta' lagunare. Sono tutti cittadini originari del Kosovo e residenti in Italia con regolare permesso di soggiorno.