tutta colpa dell'Xr

L'iPhone non tira e Apple taglia la produzione

Alessandro Perrone

La crisi del mercato degli smartphone si abbatte anche su Apple. Secondo il Wall Street Journal, il colosso di Cupertino ha rivisto al ribasso le stime di vendita dei nuovi modelli presentati a settembre – iPhone Xs, Xs Max e Xr – causando non pochi problemi fra le aziende fornitrici e gettando un’ombra sul futuro del melafonino. E nel frattempo la concorrente Samsung prova a scuotere con il mercato presentando il primo smartphone flessibile. Per rassicurare i fan della mela: non è niente di tragico. I dati fiscali di Apple sono in continua crescita grazie al continuo aumento di prezzo dei nuovi modelli e anche grazie alle vendite degli altri dispositivi e servizi. Il taglio della produzione di circa un terzo interessa soprattutto iPhone Xr, il modello più economico (in vendita intorno ai 700 euro) annunciato sul palco dello Steve Jobs Theatre. E anche Il modello su cui Apple puntava di più per far crescere il volume delle vendite e trainare i due fratelli maggiori più costosi, che invece sembra stiano vendendo bene. Rimangono però i dubbi degli analisti sul lungo termine. Chiaramente la notizia del taglio dei piani di produzione non è arrivata da Apple, che anzi qualche settimana fa ha annunciato che non mostrerà più i dati di vendita. A rendere evidenti i problemi di produzione sono stati i tagli alle stime dei profitti di aziende asiatiche come Lumentum, Japan display e Qorvo, che costruiscono le componenti hardware degli iPhone. Anche il gigante Foxconn, che assembla tutti i pezzi insieme, ha tagliato le ore di straordinari, abituali nei periodi prefestivi, causando una riduzione dei lavoratori. Il tutto ha avuto ovvi effetti in borsa sul titolo Apple, in forte calo dagli inizi di novembre. È evidente che il mercato degli smartphone sia in una fase di stagnamento, in attesa di nuove “rivoluzioni” che potrebbero non arrivare a breve. E quando si parla di rivoluzioni, o presunte tali, si guarda inevitabilmente ad Apple, che però negli ultimi anni ha assunto un atteggiamento più conservativo. Di contro Samsung ha già presentato il prototipo del primo smartphone con display flessibile, ma siamo certi che dalle parti di Cupertino, dati sulle vendite a parte, non rimarranno con le mani in mano.