Hacker russi rubano 5 milioni di account GMail

Ennesimo allarme sicurezza sul web. Sembra che cinque milioni di account GMail siano stati violati da hacker russi. La notizia è apparsa su Russia Today, ma in caso di conferma ufficiale da parte di Google, si scatenerebbe un vero e proprio putiferio. La testata avrebbe addirittura trovato la lista con le credenziali di accesso di tutte le persone coinvolte (comprese anche username e password) nel forum btcsec. Le pagine interessate sono state, per ovvi motivi di sicurezza, ormai bloccate e la stessa Google per voce della portavoce della sede russa Svetlana Anurova, ha dichiarato come gli esperti abbiano, ormai, capito, che cosa sia accaduto e ha esortato tutti gli utenti a scegliere password forti. Gli account GMail danno accesso diretto ai servizi di posta elettronica di Big G, al social network Google plus e a tutti gli altri prodotti del gigante Internet statunitense. Fortunatamente per l'Italia ad essere colpiti sarebbero maggiormente utenti russi. in ogni caso, per scoprire se qualcuno si è intrufolato è sufficiente aprire Gmail e da qui controllare nell'angolo in basso a destra. Sotto le mail ricevute una scritta evidenzia quanto tempo prima è stata registrata l'ultima attività dell'account Google. Selezionando poi “Dettagli” è possibile aprire una nuova finestra per capire da quale paese e indirizzo IP, con che dispositivo e quando si sono effettuati gli ultimi accessi. Inoltre, spuntando l'apposita casella, Google provvederà ad avvertire gli utenti nel caso in cui ci fosse stato un comportamento sospetto nell'utilizzo dell'account. Il consiglio in ogni caso è sempre lo stesso, cambiare la password e inserirne una nuova più complessa. Più cifre e lettere si inseriscono, minore sarà il rischio di vedersi soffiare da sotto il naso il proprio accesso ai servizi.   LA SMENTITA DI GOOGLE Google smentisce che i suoi sistemi informatici siano stati violati, dopo che alcuni hacker avevano pubblicato un file con i dati di accesso a Gmail di 4,93 milioni di account. Gli indirizzi email, nomi utente e password dei quasi cinque milioni di utenti dei servizi di posta elettronica di Mountain View erano stati postati nei giorni scorsi su un forum di sicurezza Bitcoin russo, btcsec.com, da un hacker che usa il nome di «tvskit» e che sosteneva che il 60% delle voci fosse valida. "È importante sottolineare che in questo e altri casi i dati trapelati non sono il risultato di una breccia nella nostra sicurezza". Secondo Google, infatti, i dati pubblicati nel file sono probabilmente una raccolta di credenziali da fonti diverse e siti compromessi da phishing e malware.