Bio Gamepad, il controller 2.0

Aggressività, rabbia, tristezza, allegria: tutte emozioni che il corpo umano sviscera attraverso semplici e comuni elementi che possono essere il sudore, l’aumento o la riduzione del battito cardiaco, la respirazione o la temperatura corporea. E se queste sensazioni potessero essere percepite da un videogame e lo stesso potesse cambiare in base allo stato d'animo del giocatore? Sembra fantascienza, invece è tutto reale ed è tutt'ora in fase di sviluppo. Il professor Gregory Kovacs e il suo studente Corey McCall dell'università di Stanford, in collaborazione con Texas Instrument sono infatti al lavoro su un progetto simile che si chiama "Bio Gamepad". L'idea alla base del progetto è un joypad “biometrico“, che vedrà impiantata sulla sua struttura una base metallica costituita da una serie di sensori in grado di misurare i nostri dati fisici e comprendere le nostre emozioni durante le fasi di gioco e, di conseguenza, adattare a queste il livello di difficoltà o il ritmo del videogioco in questione. Con ogni probabilità, con il Bio Gamepad si potrà fare molto di più, espandendo il carattere di immersione dell’utente nel videogioco e dandogli la possibilità di entrare in una “realtà virtuale emozionale“. Con l’ausilio del Bio Gamepad, sostanzialmente, i videogiochi potranno svoltare in una direzione più emozionale, basarsi dunque su elementi più profondi dell’animo umano, rendersi, oltre che più realistici, anche “più umani”. Le potenzialità che caratterizzano lo sviluppo di questo sistema rivoluzionario sono molteplici, sia per gli sviluppatori sia per i videogiocatori. I primi avranno più possibilità di creare mondi a livello emozionali, scrivere veri e propri romanzi ludici in cui il “lettore” è attivo a 360 gradi, esplorare diverse possibilità di narrazione; i secondi potranno approfittare di un’interazione più completa con il mondo inventato apposta per loro e diventarne protagonisti attivi. Sostanzialmente, un giorno, il videogiocatore potrebbe controllare non più il suo alter-ego, bensì sé stesso all’interno di quel videogame. Qualunque direzione prenda il suddetto progetto, è certo che sarà l’interattività a giovarne: di videogiochi veramente interattivi oggi ce ne sono pochi. Con il Bio Gamepad si avrà la possibilità di conoscere nuovi mondi e modi di esplorazione.