Battlefield 4, la guerra diventa realtà

Dopo aver analizzato la versione di Battlefield 4 per le console di vecchia generazione (cliccando quì potrete leggere la recensione per Ps3 ed Xbox 360), è il momento di mettere sotto la lente d’ingrandimento quella per Xbox One. Dal punto di vista della storyline e della giocabilità, la campagna di Battlefield 4 resta invariata. La storia ruota sempre intorno ad un colpo di stato nella Repubblica Popolare Cinese, grazie al quale viene tolto di mezzo l'esponente più aperto al dialogo e alla moderazione del partito al governo, e mandato al potere un falco appoggiato dai russi, l'ammiraglio Chang, che è cinico e spietato come pochi. Di questo tragico evento vengono accusati gli Stati Uniti d'America, i quali vedono buona parte della loro flotta del Pacifico completamente in balia degli attacchi cinesi. Da qui si snoda una vicenda che porta a combattere per mare e per terra i videogiocatori, nei panni del soldato dei reparti speciali americani Daniel "Reck" Recker, che a fianco dei suoi compagni della squadra chiamata Tombstone opera tra l'Azerbaigian, la Cina costiera e l'entroterra, nel tentativo disperato di trovare e salvare chi può ristabilire l'ordine naturale delle cose. Al centro dell’intera produzione rimane però il multiplayer, che questa volta riesce a portare su Xbox One le partite a 64 giocatori in Conquista e altre cinque modalità di gioco per un massimo di 32 giocatori, abbattendo finalmente quel muro fatto di caratteristiche tecniche esclusive che erano precedentemente riservate unicamente alla versione per PC. Quindi, oltre al ritorno delle favorite Conquista e Corsa, insieme a Deathmatch a Squadroni, Deathmatch a Squadre e Dominio che vennero introdotte nei più recenti capitoli della serie, vi sono le due nuove modalità denominate Annientamento e Disarmo: entrambe basate sul concetto di bomb-based gamemodes, ovvero sul piazzamento di una bomba sul territorio nemico, nel primo caso si gioca in squadroni da 12 giocatori ciascuno mentre nel secondo le due squadre sono composte da 5 giocatori ciascuna, non ci sono ticket di respawn e la partita si ritiene conclusa al termine di 6 turni da 1-3 minuti circa. Per quanto riguarda le ambientazioni, questo quarto capitolo presenta al lancio 10 mappe, con le relative varianti dedicate alle singole modalità, alle quali si aggiungono i quattro scenari del DLC China Rising presente in tutte le confezioni del day-one e altre mappe che arriveranno con il programma Premium. Rispetto al gioco in versione Ps3 e Xbox 360, su Xbox One si nota il netto salto grafico sia nella campagna in single-player che nel comparto multigiocatore: ci sono veramente tanti effetti d’illuminazione e filtri in più, ma il meglio ce lo regalano le numerose esplosioni generate da carri e granate, per non parlare di quando le fiamme iniziano ad avvolgere prepotentemente una determinata area della mappa. Un lavoro magistrale, grazie anche alla terza versione del motore Frostbite, che si avvicina sicuramente agli scenari che è in grado di regalare un PC con scheda grafica di fascia medio-alta. Da segnalare anche la totale assenza di tearing. Come sempre, oltre al comparto grafico l’altro fiore all’occhiello delle produzioni Battlefield è il team di designers: anche questa volta sono riusciti a ricreare delle ambientazioni interessanti che non annoiano mai e che cercano di diversificare quanto più possibile gli scontri, senza ricorrere ad una riproposizione eccessiva degli stessi pattern. Questo anche grazie alla quasi totale distruttibilità degli scenari ed al Levolution, ovvero eventi che possono mutare le mappe creando un nuovo scenario di gioco. Il titolo procede a 60 frame al secondo e proprio grazie a questo le azioni sul campo sono più fluide e gli eventi spettacolari offerti dalla storia ne guadagnano in realismo. In multiplayer, le partite di Conquista a 64 giocatori riescono finalmente a popolare ogni angolo della mappa, quando invece in passato il massimo di 24 giocatori in ambienti così vasti costringeva quasi a vagare per molti secondi in un deserto fatto di cemento o fogliame in cerca di nemici. L’esperienza multiplayer, poi, in versione next-gen è più che mai coinvolgente grazie alle numerose ambientazioni ben ricostruite sia nell’aspetto che nel design e alle modalità offerte. Una volta messo piede sul campo di battaglia, in particolar modo nelle zone più chiuse, si riesce a vivere una delle realtà belliche più divertenti e appassionanti di sempre.Anche dal punto di vista audio Battlefield 4 riesce a stupire. Mai prima d'ora un sonoro era stato così dettagliato e coinvolgente. Un lavoro davvero splendido. Tirando le somme, il war game di EA ha fatto proprio centro. Non giocarlo sarebbe assolutamente un errore. Fra campagna e multiplayer online Battlefield 4 è in grado di garantire una longevità pressoché infinita. Inoltre se si pensa che nell'arco di un anno saranno rilasciati 5 pacchetti mappe, ognuno con caratteristiche specifiche, il divertimento è davvero garantito.   GUARDA IL VIDEO   GIUDIZIO GLOBALE: (Riferito esclusivamente alle versioni next gen) GRAFICA: 9,5 SONORO: 10 GAMEPLAY: 9,5 LONGEVITA': 10 VOTO FINALE: 9,7