Dead Island Riptide, le orde di non morti tornano a far paura

Mare cristallino, sabbia bianchissima e natura incontaminata: un paradiso tropicale a prima vista, ma in realtà una vera e propria isola della morte, dove orde di zombie attendono l’arrivo di carne fresca per placare la loro fame. E' disponibile dal 26 aprile Dead Island Riptide, il nuovo capitolo della saga per Xbox 360, Ps3 e Pc firmata Deep Silver e distribuita da Koch Media che, grazie al perfetto mix di horror, avventura e azione e un’ambientazione quanto mai originale si è subito imposta come fenomeno di culto tra gli appassionati dei survival horror. Dead Island Riptide si presenta come il prosieguo del titolo originale al quale si aggancia perfettamente, mostrando, all'inizio dell'avventura, un riepilogo degli eventi precedenti partendo proprio dalla fuga in elicottero che, invece di essere la fine di un'avventura densa di terrore, si rivela essere solo l'inizio di una seconda parte dell'incubo. A conferma di questa impostazione, il gioco è predisposto per il recupero dei salvataggi dal capitolo precedente, tanto che, se questi non sono presenti, impone la scelta di un personaggio con distribuzione di alcuni punti abilità da applicare agli alberi delle skill, in modo da partire con un combattente già di livello avanzato. Ai quattro sopravvissuti del titolo originale in Riptide si aggiunge un quinto personaggio giocabile, John Morgan, specializzato nel combattimento corpo a corpo. Prosegue quindi l'impostazione scelta da Techland per lo sviluppo della trama, per cui anche in questo caso, a prescindere dal personaggio scelto, la storia andrà avanti seguendo sempre la stessa vicenda. A prescindere da chi si sceglierà per affrontare il gioco, lo scopo sarà sempre quello di salvare tutto il gruppo dei cinque sopravvissuti misteriosamente immuni al contagio zombificante, cercando una via di fuga: prima fuori da una nave invasa dagli infetti, poi via dall'isola di Palanai e infine, possibilmente, fuori dalla città di Henderson e dal suo maledetto arcipelago. Inoltre la presenza di molteplici missioni secondarie e di tantissime zone da scoprire renderà l'esperienza di gioco molto o meno longeva a seconda di come si vuole affrontare l'avventura. Dopo aver a lungo esaminato il titolo, si può senza ombra di dubbio asserire che il punto di forza di Dead Island Riptide è il gameplay. Quest'ultimo riprende nella loro totalità gli elementi del gioco originale, limandoli dove erano più ostici e perfezionandoli in ogni caso. In pratica ci si trova ancora una volta in un territorio molto esteso e quasi completamente esplorabile, escluse certe zone bloccate fino all’attivazione di missioni specifiche.     Vagando tra le aree sicure, è possibile parlare con i sopravvissuti di Palanai e farsi affidare delle quest secondarie che offrono esperienza aggiuntiva ed equipaggiamento di buona qualità. Dead Island Riptide non si presenta come uno sparatutto, ma come una sorta di action adventure in prima persona, dove le armi da fuoco sono secondarie per gran parte della campagna e gli strumenti di morte principali sono mazze e armi da taglio, che si basano su un sistema piuttosto peculiare. Se si è armati di un machete, una mazza da baseball o simili, il puntatore segue la traiettoria dell’arma solo parzialmente, rendendo difficile piazzare colpi alla testa (che provocano maggiori danni) e ogni tipologia di strumento ha caratteristiche uniche con effetti variabili sui corpi dei non morti. Le lame fanno in generale danni più elevati e possono tranciare gli arti dei nemici limitandone il raggio d’attacco o azzoppandoli, le mazze invece, sbattono gli zombie spesso e volentieri a terra o allontanano temporaneamente i non morti più massicci. Ogni arma può venire inoltre lanciata, anche se quelle da taglio risultano, per ovvie ragioni, più indicate. Nel combattimento corpo a corpo inoltre l’equipaggiamento si logora dopo ogni colpo inflitto, caratteristica che costringe saltuariamente a ripararlo su banchi da lavoro sparsi nella mappa, ma che rende l'esperienza davvero realistica. Altra costante da tenere sotto controllo è la barra della fatica, indicatore che correndo o sferrando colpi si scaricherà rendendo il giocatore vulnerabile agli attacchi dei nemici. Anche in questo caso risparmiare le forze è un ottima tattica per non diventare cibo per zombie. Gli elementi gdr del gioco hanno una notevole importanza, poiché offrono non solo bonus passivi ma tecniche aggiuntive come la possibilità di eliminare un nemico a terra schiacciandogli il cranio, attaccare in carica o fare danni ad una determinata area attraverso un lancio. In questo nuovo tour degli orrori il giocatore si imbatterà in progetti e tavoli da lavoro. Questi serviranno per potenziare le armi e crearne nuove con caratteristiche letali. Per quanto riguarda la presenza delle armi da fuoco, in questo nuovo capitolo sono stati apportati alcuni notevoli miglioramenti: mentre nel Dead Island originale pistole, fucili e mitragliatrici venivano trovati solo a fine avventura e risultavano poco efficaci, in Riptide risultano utilizzabili già nella fase introduttiva a bordo della nave, e ritornano in campo a metà campagna. Il danno dei proiettili sui nemici è limitato, ma si moltiplica sostanzialmente quando si colpiscono gli avversari in testa, cosa che le rende molto più utili rispetto al passato. Le modifiche alle bocche di fuoco sono limitate, ma positive, e brillano ulteriormente quando si osservano i loro effetti sulla rinnovata varietà di nemici presenti su Palanai, indiscutibilmente maggiore rispetto al gioco base. Il virus responsabile dell’infezione è mutevole, quindi sull'isola si incontreranno bestioni corazzati ma lentissimi, corridori estremamente rapidi e fastidiosi, zombie normali, zombie tossici, qualche umano armato e persino non morti lancia granate dalla distanza. Non mancano neppure combattimenti con alcuni boss: discretamente impegnativi e sempre divertenti. Dead Island Riptide è un titolo tutto giocabile anche in cooperativa fino a quattro giocatori contemporaneamente e anche il lato multiplayer è stato fortunatamente migliorato. Adesso una disconnessione del proprio partner in game viene semplicemente indicata da un messaggio, permettendo di continuare con calma le proprie avventure senza interruzioni. Molto interessante inoltre il nuovo sistema che indica se un altro giocatore è nelle vicinanze, e permette di unirsi semplicemente attraverso la pressione di un tasto alla sua partita. Il lavoro di Techland è più godibile in cooperativa, grazie a un intelligente ricalcolo dei livelli di sfida degli avversari che permette ai giocatori di livello basso di unirsi a cacciatori di zombie già molto potenziati senza grossi sbalzi di difficoltà. Per quanto riguarda l'aspetto tecnico, purtroppo, non ci sono sostanziali migliorie rispetto al primo titolo della serie, però sicuramente il peso degli anni si fa sentire e forse una maggiore cura per le ambientazioni, la fluidità nei combattimenti (specialmente in acqua) e un refresh generale non avrebbe fatto male. In ogni caso Dead Island gode di una grafica mediamente buona quindi giocando l'avventura non capiterà mai di sentirsi "offesi" dalla bruttezza delle ambientazioni, anzi spesso e volentieri ci si fermerà ad ammirare il panorama tropicale offerto dall'isola. Ottimo il comparto sonoro, con rumori di background sempre ben realizzati ed un doppiaggio in inglese sottotitolato in italiano credibile e convincente in ogni situazione. Tirando le somme, Dead Island Riptide si presenta come un buon seguito del gioco originale, molto longevo e denso di momenti ad alta tensione. Buono da giocare in single e ottimo nel multiplayer, questo titolo farà sicuramente la gioia di tutti gli amanti del genere survival horror, degli zombie e sopratutto della serie. GIUDIZIO SINTETICO: GRAFICA: 7,5 SONORO: 8 LONGEVITA': 8,5 GAMEPLAY: 8 VOTO FINALE: 8