Alla Camera dei deputati il Premio Human Value Awards
Si è svolto nella prestigiosa cornice istituzionale della Sala della Lupa della Camera dei Deputati, il premio Human Value Awards. Un appuntamento ormai consolidato nel panorama nazionale, giunto alla sua quinta edizione, riconosciuto per la sua capacità di riportare al centro del dibattito pubblico ciò che oggi è più urgente recuperare: il Valore Umano. L’ideatore e organizzatore del premio è Mauro Atturo, imprenditore e ceo di Problem Solving, azienda leader nell’outbound per le principali telco italiane. La conduzione della serata è stata affidata a Valeria Altobelli, artista poliedrica, musicista e autentica icona di solidarietà. Un tributo speciale è stato dedicato a Nicola Pietrangeli, leggenda indiscussa del tennis italiano, premiato nelle precedenti edizioni e recentemente scomparso.
L’edizione 2025 ha anche segnato un passaggio cruciale nella storia del premio: il lancio ufficiale della campagna di sensibilizzazione nelle scuole “Human value talks: osservare le emozioni”. Una nuova progettualità voluta da Mauro Atturo e realizzata in collaborazione, per quest’anno, con la Associazione Calciatori Attori Italiani O.D.V., fondata da Pier Paolo Pasolini e oggi guidata da Domenico Fortunato. L’iniziativa che nel corso dell’evento è stata presentata dal suo ideatore Mauro Atturo e da Domenico Fortunato è nata per rispondere a un’urgenza concreta, che attraversa il mondo della scuola e dei giovani: vuole sensibilizzare gli studenti all’ascolto di tutte quelle emozioni senza voce, delle fragilità che chiedono attenzione. A partire dal 2026, porterà nelle scuole e nelle università italiane una serie di incontri anche online, dedicati ad aprire stimoli, riflessioni e comprensione fra i giovani e verso i giovani.
Quest’anno gli Human Value Awards hanno celebrato personalità che, con percorsi diversi, hanno trasformato la propria professione in un servizio alla comunità. Corinne Cléry, icona del cinema europeo, ha ricevuto il Premio Cinema per una carriera che ha sfidato convenzioni e restituito al cinema audacia e libertà artistica. Il Premio per lo Sport è stato attribuito a: Vincenzo Maenza, leggenda della lotta greco-romana, uno dei più grandi fra gli italiani, vincitore di due medaglie d’oro e una medaglia d’argento ai Giochi Olimpici; e al pugile Loris Stecca, già campione del mondo, simbolo di resilienza dentro e fuori dal ring. Sopraggiunti impegni istituzionali non hanno consentito ad entrambi di presenziare; il premio è stato ritirato dal giornalista Fabrizio Pacifici. Per la Televisione è stato premiato: Franco Oppini, protagonista indimenticabile della comicità italiana fin dai Gatti di Vicolo Miracoli, Al Dottore, già Generale, Vincenzo Parrinello, figura di spicco delle istituzioni e della dirigenza sportiva, è stato consegnato il Premio Istituzione e Dirigenza Sportiva per una vita dedicata alla legalità e allo sport, guidando le Fiamme Gialle con rigore e visione e alto senso dello Stato. A Fabrizio Santori, Consigliere dell’Assemblea Capitolina di Roma Capitale, è andato il Premio Politica, per aver interpretato la politica come servizio concreto e vicino ai cittadini. Il Premio Medicina è stato riconosciuto al dott. Ivo Pulcini, uno dei più noti medici dello sport in Italia, che ha seguito atleti internazionali, portando nel mondo dello sport una visione basata sulla prevenzione, il benessere integrale e l’umanità oltre la performance. A Fra Giampaolo Cavalli, direttore dell’Antoniano, che ha dedicato la vita agli ultimi e a progetti sociali di accoglienza e impatto è stato assegnato il Premio Solidarietà e Terzo Settore. Per il Giornalismo, il riconoscimento è andato a Guido D’Ubaldo, giornalista e Presidente dell’Ordine del Lazio, esempio di rigore e integrità in un’epoca di complessità informativa.