Premio Vesta: vince Flavia Restivo con “Gli Svedesi lo fanno meglio”
Si è svolta il 12 dicembre a Palazzo Valentini la cerimonia di premiazione della IV edizione del Premio Letterario Vesta, rivolto ai giovani scrittori esordienti del Lazio. Ad aggiudicarsi il premio è stata la giovane scrittrice romana Flavia Restivo con il saggio Gli svedesi lo fanno meglio (Rizzoli): un’indagine lucida sull’importanza dell’educazione sessuale e affettiva nelle scuole, che riconosce nel sentimento e nella conoscenza strumenti decisivi di crescita individuale e sociale. La giuria ha definito la sua opera “capace di trasformare il sapere in un motore di consapevolezza collettiva”. La vincitrice riceverà una borsa di studio, da Carriere.it e Carriere.ai, per corsi dedicati ad automazioni creative, utilizzo di ChatGPT e applicazioni dell’intelligenza artificiale nella scrittura e nel business.
“Abbiamo voluto offrirle la possibilità di imparare a guidare il cambiamento, non a subirlo. Nel dialogo tra memoria e innovazione, la cultura deve includere, riconoscere e dare spazio a tutte le voci”, ha dichiarato Sara Matteucci durante la serata.
SUL PALCO ANCHE GLI ALTRI FINALISTI - Il Premio, ideato e diretto da Sara Matteucci e patrocinato dall’Assessorato alle Politiche Culturali di Roma Capitale, ha riservato alcune Menzioni Speciali:
“Orizzonti dell’essere” per un’opera che racconta la crescita, la ricerca di sé e la forza trasformativa del femminile, è andato a Elisa Fiorentino, con il romanzo Portami a vedere il cielo (Bookabook); “Visioni e identità”, come riconoscimento a un testo che riflette sulle relazioni e sull’identità attraverso una scrittura simbolica e visionaria, è stato consegnato a Giacomo D’Ambrosio per Il ladro di chimere (Ensemble); la Menzione “Consapevolezza e relazioni” è stata assegnata a Stefania Antonelli per Attenti che morde, una raccolta di poesie che esplora, con profondità psicologica, il vissuto materno contemporaneo, restituendo voce tanto alla fragilità quanto alla rinascita; e infine, la Menzione “Il ponte della conoscenza” è stata conferita a Riccardo Azzali per L’Accademia delle grandi domande (Mondadori), un lavoro capace di intrecciare saperi e linguaggi diversi in un dialogo vivo e necessario.
PARTECIPAZIONI - L’edizione 2025 del Premio Letterario Vesta ha confermato la sua identità di laboratorio vivo di confronto tra giovani scrittori e le trasformazioni culturali del presente. La serata ha visto la partecipazione del Consigliere capitolino Riccardo Corbucci, Presidente della Commissione Roma Capitale, Statuto e Innovazione Tecnologica, e della Consigliera Antonella Melito, Vicepresidente della stessa Commissione. Hanno offerto contributi autorevoli la psicoterapeuta Maria Tinto, lo scrittore e giornalista Walter Rodinò, l’esperto di innovazione e intelligenza artificiale William Nonnis, la rappresentante dell’Associazione Toponomastica Femminile Barbara Belotti e, per Edizioni Magi, la dottoressa Angelica Bianco. Si deve a quest’ultima, in occasione del Premio, la devoluzione di 1000 euro in libri all’associazione Tor Più Bella, presieduta da Tiziana Ronzio, realtà che da oltre dieci anni opera nel quartiere di Tor Bella Monaca con iniziative di rigenerazione urbana, inclusione e sostegno educativo.