Patologie della colonna vertebrale, tecniche mininvasive e strumenti di cura al Sant'Andrea

Negli ultimi dieci anni, utilizzando tecniche di chirurgia mininvasiva, sono stati oltre 3000 gli interventi realizzati sulle patologie della colonna vertebrale, anche in età pediatrica, presso la U.O.C. di Neurochirurgia dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Sant’Andrea di Roma, centro di eccellenza nel Lazio e struttura di riferimento in Italia. Il prof. Luca Ricciardi, esperto in chirurgia vertebrale mininvasiva ed autore di oltre cento articoli scientifici su riviste internazionali, spiega: “Le principali malattie sulle quali si interviene chirurgicamente sono spondilolistesi, ernia del disco, stenosi del canale, fratture vertebrali, e deformità/scoliosi degenerative dell’anziano o idiopatiche dell’adolescente. Aumentando l’età media, sempre più pazienti si presentano nei nostri ambulatori con mal di schiena sostenuto da patologie degenerative. Le tecniche moderne e mininvasive permettono a persone fino agli 80 anni di essere trattate e quindi tornare ad una qualità di vita molto elevata, potendo riprendere anche attività ricreative o sportive. Le patologie della colonna vertebrale possono interessare, indipendentemente dall’età o dal sesso, diversi segmenti ed avere natura degenerativa, traumatica, neoplastica o infettiva. Nelle patologie degenerative che determinano lombalgia/cervicalgia o dolori irradiati agli arti quali brachialgia e sciatalgia, l’intervento chirurgico diventa necessario quando le terapie conservative, come fisioterapia, farmaci e procedure interventistiche non hanno più effetto, compromettendo irrimediabilmente la qualità della vita del paziente. Infatti, nei giorni nostri bisogna poter garantire ai pazienti benessere ed adeguata qualità di vita, superando le frontiere della chirurgia del passato”.

Quali sono le tecniche che usate principalmente per guarire o comunque alleviare il dolore del paziente?

  

“Ci serviamo di strumentazione moderna ed avanzata come la neuronavigazione, la ⁠realtà aumentata, la chirurgia custom-made con stampa tridimensionale basata sull’anatomia del singolo paziente, e la TC Cone Beam intra operatoria. Oltre ad essere moderni cerchiamo sempre l’innovatività. Infatti, l’equipe mista neurochirurgia-ortopedia è stata la prima in Europa ad eseguire qualche tempo fa un intervento di correzione di deformità pediatrica con utilizzo sia di guide custom-made stampate in 3D che di visore per la realtà aumentata collegato a sistema di neuronavigazione intra operatoria real-time”.

Lei fa parte di un centro di eccellenza che opera da più di dieci anni, con risultati a livello internazionale: ci fa qualche esempio?

“Oltre alla chirurgia mininvasiva standard della colonna vertebrale, sono molti i settori in cui operiamo: tra le varie specialità sviluppate nel nostro centro di eccellenza, uno dei campi su cui siamo sempre stati all’avanguardia è quello della chirurgia mininvasiva del disco malato risparmiando e preservando i muscoli e le strutture della schiena. Infatti, la pluriennale esperienza in chirurgie laterali ed anteriori, mirate esclusivamente alla struttura discale sofferente, permette ai chirurghi di salvaguardare totalmente tutti i tessuti sani quali i muscoli, i legamenti, i tendini e le articolazioni, che aiutano a velocizzare la guarigione del paziente e la sua ripresa delle normali attività quotidiane. Oltretutto, queste procedure sono anche molto meno dolorose, ed i pazienti possono alzarsi da soli già il giorno dell’intervento chirurgico, facendo risultare la degenza prolungata a letto e la ridotta mobilità un retaggio del passato. Essere stati pionieri in queste tecniche ci ha permesso di trattare persone affette da severe scoliosi solo con approcci anteriori e laterali, evitando poi l’inserimenti di viti e barre per via posteriore, avendo già ottenuto la risoluzione del dolore ed un significativo miglioramento della qualità di vita. Inoltre, insieme al Dr Luca Labianca, dell’equipe di ortopedia diretta dal Prof. Nicola Maffulli, ci dedichiamo con frequenza, attenzione e passione a pazienti in età pediatrica, affetti da gravi deformità della colonna vertebrale, in collaborazione con il reparto di pediatria. L’insieme di queste esperienze ed attività si traduce in una continua e produttiva attività di ricerca, pubblicazioni scientifiche, e partecipazione a trial multicentrici internazionali. Nondimeno, l’aver ottenuto finanziamenti da diverse centinaia di migliaia di euro dal ministero della ricerca testimonia il riconoscimento nazionale ed internazionale della qualità di assistenza, ricerca e traslazione clinica”.

Come è possibile prenotare una visita presso la vostra struttura?

“Per effettuare una prima visita è necessario rivolgersi al Recup con ricetta del medico di base per visita Prima Visita Neurochirurgica. Così sarà possibile accedere alla verifica delle condizioni di salute generali e della colonna, in modo tale da valutare insieme il miglior percorso terapeutico per ciascun paziente. Infatti, ogni storia ed ogni sintomo è diverso, e solo una attenta analisi dei singoli casi può portare a definire percorsi personalizzati ed efficaci, anche non chirurgici”.

Un consiglio a chi soffre anche di un semplice mal di schiena.

“Il consiglio è quello di adottare modalità e abitudini di vita molto semplici: mantenere una buona postura evitando sollecitazioni sulla schiena sia in piedi che seduto; non stare troppo tempo fermi facendo all’occorrenza qualche passo; non dimenticare di fare stretching ed esercizi di rafforzamento per la colonna; fare attenzione a sollevare pesi nel modo più corretto piegando le ginocchia e non la schiena; tenere sotto controllo il peso corporeo; evitare il capo chino sullo smartphone; allenarsi e mangiare sano. Il mal di schiena è un sintomo, che può avere tante cause. Prendersi cura di sé e della propria colonna vertebrale è sempre il primo passo per prevenire e curare i fastidi del mal di schiena”.