indagine demopolis

"Sanità più smart con l'AI". La scelta di sei italiani su dieci

Edoardo Innocenzi

Sei italiani su dieci sono favorevoli all’introduzione dell’Intelligenza Artificiale (IA) nella sanità pubblica. Ecco quanto emerge da un’indagine condotta dall’Istituto Demopolis per FIASO (Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere) che ha coinvolto un campione rappresentativo di 3.400 cittadini, dai 18enni agli over 65, equamente distribuiti per genere e aree geografiche. Il sondaggio, realizzato tra il 15 e il 24 maggio 2025 e preceduto da un altro puramente qualitativo, è stato presentato oggi nel corso di una conferenza stampa presso la sede FIASO di Roma con il presidente Giovanni Migliore e il direttore dell’Istituto Demopolis, Pietro Vento. Annunciato anche il primo Osservatorio Nazionale sull’Intelligenza Artificiale in Sanità.

Il 63% degli italiani, secondo lo studio, si dice favorevole all’impiego dell’IA nella sanità e oltre il 60% ritiene che nei prossimi dieci anni queste tecnologie potranno migliorare la gestione della salute e la cura delle malattie (i restanti hanno votato lavoro e tempo libero): <<Questo è il punto da cui da cui siamo partiti - ha spiegato il direttore di Demopolis, Pietro Vento - C'è una maggiore confidenza che gli italiani hanno preso con i meccanismi dell’IA, soprattutto nella loro fruizione quotidiana>>. Oltre la metà (52%) ha la percezione che le tecnologie che usino l’IA presentino più vantaggi che svantaggi, mentre appena un italiano su cinque crede nel contrario. Ma quali sono i principali benefici attesi? In cima alla lista c’è la capacità dell’IA di velocizzare i tempi di analisi di grandi quantità di dati clinici, indicata dal 73% degli intervistati. Seguono la possibilità di snellire e semplificare i processi burocratici (61%) e migliorare l’organizzazione complessiva dei servizi sanitari (54%). <<I dati mostrano una consapevolezza crescente tra i cittadini - ha spiegato il presidente di FIASO, Giovanni Migliore - l’IA non è percepita come una bacchetta magica né come una minaccia, ma come un supporto concreto per rendere il sistema più efficace e vicino ai bisogni delle persone. Non possiamo più permetterci di affrontare i problemi della sanità con strumenti del passato>>. Nel corso degli ultimi anni è cambiata la percezione dei cittadini nei confronti dell’IA e ciò ha contribuito ad abbattere lo scetticismo del suo impiego in ambito della sanità pubblica come un aiuto. Tuttavia, il 25% teme che si possa trattare di un’illusione tecnologica e, a tal proposito, il pres. Migliore ha concluso: <<Noi abbiamo una grandissima responsabilità che è quella di non deludere i nostri cittadini, perché si aspettano tanto dall'impiego dell'IA nella sanità, e quella di non dare ragione ai diffidenti attraverso i fatti>>. Per chiarire l’utilizzo responsabile e sostenibile dell’IA, FIASO ha annunciato la nascita del primo Osservatorio Nazionale sull’Intelligenza Artificiale in Sanità, che avrà il compito di monitorare le applicazioni già in atto e promuovere l’innovazione sul territorio. L’Osservatorio sarà presentato ufficialmente nel corso di Logos & Techne, primo forum nazionale sull’IA nella sanità pubblica, che si terrà a Siracusa dal 26 al 28 giugno con la partecipazione di oltre 250 esperti. Sarà anche l’occasione per lanciare la piattaforma FIASO NextHealth e l’Hackathon FIASO, iniziative che mirano a trasformare le promesse dell’IA in soluzioni concrete per il Servizio Sanitario Nazionale. L'innovazione è utile a migliorare la vita delle persone e l'ottimismo tra gli italiani sta crescendo.