"Resvrgis", il thriller cupo di Carnesecchi colpisce al cuore

Presentato all'ultimo Rome Film Fest 2023 nella sezione Alice nella città - Panorama Italia, "Resvrgis" (Illmatic Film Group, Red Carpet Group, Beetle Film) è l'ultimo film del regista Francesco Carnesecchi, che ha firmato anche la sceneggiatura. Un thriller-horror avvincente con un cast che vede impegnati Ludovica Martino, Beatrice Fiorentini, Blu Yoshimi, Thomas Santu, Daniele Mariani, Beatrice Modica. Prodotto Jacopo Pica, Ellida Bronzetti e Pierfrancesco Fiorenza, "Resvrgis" si avvale della fotografia di Gianluca Oliva e delle musiche di Piero Baldini aka Ketama126.  

Il film parte da Sara (Ludovica Martino),  appena uscita di prigione. Dopo due anni di detenzione, la giovane torna a casa giusto in tempo per trascorrere le vacanze con la sua famiglia. Annoiata e stanca dell'ipocrisia dei genitori, si rifugia nell’amicizia di Gaia (Blu Yoshimi), che la invita a partecipare alla caccia al cinghiale che il fidanzato Geppi (Thomas Santu) e il fratello Rino (Daniele Mariani) hanno organizzato come ogni Pasqua. Non avendo alternative migliori, Sara accetta l'invito, scoprendo solo in seguito che, oltre a lei, ci sarà anche Miriam (Beatrice Fiorentini) – la sua ex fidanzata – insieme alla sua nuova compagna, Tea (Beatrice Modica). Qualcosa di oscuro, tuttavia, li attende in montagna. Poco dopo, il gruppo si ritrova braccato da una misteriosa creatura che li costringe a perdersi nei boschi. Mentre tra Sara e Miriam riaffiorano vecchie ruggini di un passato turbolento, ben presto le ragazze si renderanno conto di essere preda di un animale che non hanno mai cacciato prima. Cosa sono disposte a fare per sopravvivere?

  

RESVRGIS "è un thriller cupo che catapulta i protagonisti in una zona remota dei Monti Simbruini, dove storia e leggenda si fondono in un unico denominatore: il mistero - spiega Carnesecchi - Testimonianze storiche come la Naturalis Historia di Plinio il Vecchio confermano la presenza di licantropi già nel 77 d.c. A quei tempi si praticavano diversi culti, come quello della Luna di Sangue durante le Lupercali, e furono proprio gli Imperatori Romani i primi a dare la caccia ai Mannari. RESVRGIS gioca con la mitologia nostrana, mescolandola alla cultura pop e al linguaggio del cinema horror, per raccontare la metamorfosi di una suicida e della sua resurrezione. Ritmo incalzante, suspense e adrenalina da cardiopalmo, sono questi i codici narrativi con cui viene rivelata questa storia, che ha il compito di tenere lo spettatore con gli occhi incollati allo schermo, fino al drammatico esito finale. RESVRGIS è una poesia violenta che toglie il respiro e colpisce diritta al cuore, perché per risorgere bisogna prima passare per il mondo dei morti".