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Blackout a San Francisco, i concorrenti vanno in tilt. Musk rivendica: nessun problema per Tesla
C'è guida autonoma e guida autonoma. Durante il blackout che ha colpito ampie aree di San Francisco, i veicoli Tesla dotati del software Full Self-Driving (Supervised) hanno continuato a operare senza interruzioni, mentre altre tecnologie concorrenti si sono bloccate per la mancanza di riferimenti luminosi. Con il patron Elon Musk che rivendica il risultato.
L’interruzione di corrente, causata da un incendio in una sottostazione elettrica di PG&E, ha lasciato senza elettricità oltre 130.000 residenti e ha comportato lo spegnimento dei semafori in quartieri ad alta densità come il Mission District e il Richmond District, in una delle giornate di maggiore traffico del periodo natalizio. In questo contesto, servizi di robotaxi hanno sospeso le operazioni per motivi di sicurezza, a fronte delle difficoltà riscontrate nella gestione di incroci non segnalati. "I Robotaxi Tesla non sono stati influenzati dal blackout di SF", ha commentato su X Elon Musk. "I veicoli Tesla non hanno subito impatti operativi durante l’interruzione di corrente grazie a un sistema di guida autonoma basato esclusivamente sulla visione artificiale", si legge in un comunicato che spiega come l’architettura di Tesla utilizzi "otto telecamere che replicano la percezione visiva umana, supportate da un’intelligenza artificiale addestrata su miliardi di miglia percorse in condizioni reali, incluse situazioni imprevedibili e ambienti degradati".
In assenza di segnali luminosi, il sistema Full Self-Driving ha interpretato correttamente gli incroci come stop a quattro vie, adottando un comportamento prudente e conforme alle regole della circolazione, senza dipendere da mappe ad alta definizione o da sensori esterni legati all’infrastruttura.