Elezioni politiche

In Olanda Wilders ottiene 26 seggi. Ma la Sinistra ha deciso che governerà il progressista Jetten

Andrea Riccardi

Con il 99,7% delle schede scrutinate i vincitori delle elezioni in Olanda sono al momento due. A pari merito, con 26 seggi conquistati in parlamento, c'è il PVV, il Partito per la libertà di Geert Wilders, di estrema destra e anti-Islam, e il Democrats 66 di Rob Jetten di orientamento progressista. Quattordici i partiti che hanno superato 0,67% dei voti e hanno diritto ad uno dei 150 scranni dell'assemblea. Per Wilders, 62 anni, in politica da una vita, si tratta di una battuta d'arresto nonostante i consensi racimolati alla sua linea contro l'immigrazione incontrollata e l'eccessiva ingerenza dello Stato nell'economia. Ammiratore dell'ex primo ministro britannico Margareth Tatcher, favorevole all'uscita dei Paesi Bassi dall'Unione europea, ha perso comunque 11 seggi, quelli che nella scorsa legislatura lo avevano proiettato al governo. Occorrerà attendere lunedì, quando arriverà il conteggio finale delle schede infilate nell'urna dagli olandesi residenti all'estero, circa 90 mila, per sapere se sarà lui il vero vincitore di questa tornata.

I media della Sinistra, invece, celebrano già Rob Jetten, 38 anni, ex atleta, pro-Ue, in pole position per diventare premier perché gli altri partiti hanno già fatto sapere che non andranno al governo con Wilders. Come tutto fosse già deciso altrove. Jetten si è detto "molto fiducioso" di poter formare un nuovo esecutivo di coalizione: "Abbiamo voltato pagina". La maggioranza assoluta nei Paesi Bassi, con un sistema elettorale proporzionale, è quasi impossibile da ottenere e si deve governare con alleanze più o meno stabili.

  

"Finché non ci sarà chiarezza al 100% sul risultato nessuno del D66 potrà iniziare a fare le consultazioni", ha scritto sui social network Wildesr. "Faremo tutto il possibile per impedirlo". La battaglia è  al cardipalma. Jetten ha anche affermato che il partito più grande dovrebbe "avere l'iniziativa". Il Democrats 66 nel parlamento uscente aveva soltanto nove seggi e arrivare a 26 rappresenta una vittoria, a pari merito però con il Partito per la libertà.

I liberal conservatori del VVD, guidato in passato dall'ex premier e ora segretario generale della Nato Mark Rutte, è finito al terzo posto con 22 seggi e guarda con interesse ad un'alleanza con Jetten. Alleanza che potrebbe includere anche i cristiano-democratici CDA, che hanno conquistato 18 deputati, e GL/PvdA di centrosinistra, che di seggi ne ha ottenuti 20. Questa ampia "grande" coalizione avrebbe 86 seggi, con una maggioranza di 10. Il GL/PvdA, tuttavia, ha perso, precipitando da 25 a 20 deputati. Il leader del partito, Frans Timmermans, ex vicepresidente della Commissione europea, ha dichiarato di voler abbandonare la politica olandese.