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"Questa pace è un miracolo". Witkoff a Tel Aviv. Applausi per Donald Trump

Andrea Riccardi

“Questa pace è un vero miracolo” e arriva “da chi ha avuto coraggio”. Steve Witkoff, inviato degli Stati Uniti per il Medio Oriente, non ha fatto in tempo a finire la frase che il riferimento al Capo della Casa Bianca, “artefice della pace”, ha scatenato una valanga di applausi ad Hostage Square, a Tel Aviv. La piazza così ribattezzata perché da due anni vi manifestano le famiglie degli ostaggi in mano ad Hamas per chiederne la liberazione. Migliaia le persone ad assistere al discorso di Witkoff. “Il vostro coraggio ha commosso il mondo”, ha detto rivolto a mariti, mogli, fratelli, madri e sorelle dei rapiti. Ancora applausi. Ma quando ha nominato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sono piovuti fischi. Dopo aver ringraziato “l’amico” e presidente Donald Trump per il piano di pace, l’inviato Usa ci ha riprovato. Le contestazioni sono diventate più forti. Alle sue spalle Ivanka Trump e Jared Kushner hanno assistito stupiti alla scena.

“State tornando a casa”, ha poi affermato Witkoff parlando direttamente agli ostaggi. “Ho sognato questa notte da tanto tempo. È stato un lungo viaggio", ha aggiunto. “Vorrei solo che il presidente fosse qui, gli piacerebbe tutto questo”, ha aggiunto, mentre la folla esplodeva in entusiastici cori: “Thanks Trump”, “Grazie Trump” e “Thankhs Witkoff”, “Grazie Witkoff”. “Abbiamo un debito di gratitudine verso Trump”, ha sottolineato l’inviato per il Medio Oriente che in mattinata ha visitato la Striscia di Gaza insieme a Jared Kushner. "Il 7 ottobre è stato per me un giorno devastante", è intervenuto Kushner. "Vedere questi atti barbarici e orribili mi ha sconvolto nel profondo. Mi aspetto di vedere gli ostaggi tornare a casa e di vedere anche la fine della sofferenza per la gente di Gaza". La liberazione degli ostaggi da parte di Hamas è prevista per lunedì. In cambio Israele rilascerà 250 detenuti palestinesi e 1.700 residenti di Gaza arrestati durante la guerra.