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Gaza, domani nuovi colloqui in Qatar sul cessate il fuoco: "Nessuna svolta"

Le trattative per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, funzionale anche alla liberazione degli ostaggi ancora in mano al movimento islamista palestinese Hamas, riprenderanno domani, 22 marzo, in Qatar. Il governo israeliano guidato da Benjamin Netanyahu ha approvato la partenza del direttore del Mossad israeliano, David Barnea, alla volta di Doha, dove avrà colloqui con il primo ministro del Qatar, Mohammad bin Jassim al Thani, il direttore della Cia, William Bruns, e il direttore dell’intelligence egiziana, Abbas Kamel. Si tratta della seconda sessione di colloqui in Qatar da inizio settimana, che giunge in seguito alla visita del segretario di Stato statunitense, Antony Blinken, in Arabia Saudita ed Egitto, con prossima tappa proprio Israele. In occasione di un’intervista concessa all’emittente satellitare di proprietà saudita «Al Arabiya» diffusa oggi, il capo della diplomazia Usa ha detto che un accordo di tregua tra Israele e Hamas è vicino. Secondo funzionari israeliani citati dai media locali, però, «non vi sarebbe alcuna svolta nei colloqui sugli ostaggi, ma sono stati fatti dei passi».

 

  

 

Domani, in Israele, Blinken incontrerà il primo ministro Netanyahu e i membri del gabinetto di guerra, dopo aver annunciato che gli Stati Uniti hanno presentato una bozza di risoluzione al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite chiedendo un cessate il fuoco immediato nella Striscia di Gaza e il rilascio degli ostaggi israeliani. Il gabinetto di guerra di Israele si riunirà questa sera per un aggiornamento sui colloqui tenuti a Doha. Lo ha reso noto l’emittente panaraba satellitare di proprietà qatariota «Al Jazeera», spiegando di aver ricevuto conferma dall’ufficio del membro del gabinetto di guerra israeliano, Benny Gantz. Durante la riunione, verranno esaminate alcune delle proposte e controproposte avanzate a Doha, con lo scopo di capire l’opinione del governo israeliano sulle idee avanzate dai mediatori. La notizia della riunione segue quella del rientro di Barnea in Israele, arrivato ieri nella capitale qatariota per tenere dei colloqui con i mediatori qatarioti ed egiziani nella speranza di raggiungere un accordo per sospendere i combattimenti per sei settimane e garantire il rilascio di almeno 40 ostaggi ancora nelle mani del movimento islamista palestinese Hamas a Gaza.