Siria

Siria, missili sulla riunione dei pasdaran. Akbari mostra i muscoli: "Attacchi ciechi"

In Siria, a sud di Damasco, sarebbe stata colpita una riunione di milizie filoiraniane. È quanto sostengono gli abitanti della zona citati dall’agenzia Dpa. L’Osservatorio siriano per i diritti umani, con sede nel Regno Unito e fonti in Siria, ha riferito di almeno sette persone uccise, compresi uomini dei Guardiani della Rivoluzione (i Pasdaran iraniani) e combattenti libanesi, iracheni e siriani sostenuti dall’Iran. L’agenzia ufficiale siriana Sana ha denunciato un’ "aggressione", con "vari civili uccisi e feriti", attribuendo l’operazione a Israele. L’ambasciatore di Teheran a Damasco ha negato siano stati uccisi iraniani. Alla Dpa fonti vicine alle forze del governo siriano hanno parlato di "tre missili che hanno colpito un podere nei pressi di Sayyida Zaynab". Abitanti della zona sud di Damasco hanno riferito di diverse ambulanze dirette verso il podere, dove era in corso una riunione di milizie filoiraniane. Il luogo del raid, secondo i media siriani, si trova tra Aqraba e Sayyida Zaynab.

 

  

 

Nessun cittadino iraniano è stato ucciso nel presunto attacco israeliano che ha colpito oggi la periferia sud di Damasco, in Siria, uccidendo almeno sette persone. Lo ha dichiarato l’ambasciatore della Repubblica islamica dell’Iran in Siria, Hossein Akbari, sul suo profilo X (ex Twitter). "Nell’attacco di oggi del regime sionista (Israele) alla periferia meridionale della città di Damasco, non è stato preso di mira nessun centro di consulenza della Repubblica islamica dell’Iran, nè sono stati martirizzati (uccisi) cittadini o consiglieri iraniani", ha fatto sapere Akbari. "Gli attacchi ciechi dei sionisti non intaccano la determinazione dell’Asse della resistenza", ha proseguito l’ambasciatore, riferendosi alle forze legate a vario titolo a Teheran come le milizie sciite filo-iraniane irachene, gli Houthi yemeniti, gli Hezbollah libanesi, e i gruppi palestinesi Hamas e Jihad Islamica. Si tratta di un’alleanza tra gruppi autonomi, che hanno una propria indipendenza e un’agenda locale, ma sono accomunate dallo stesso obiettivo: ovvero la resistenza allo Stato di Israele e all’Occidente.