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Putin, nuove "unità militari" al confine con la Finlandia. La risposta a Biden

Tutto come previsto. La candidatura di Vladimir Putin alle elezioni presidenziali che si terranno fra esattamente tre mesi, annunciata nei giorni scorsi, è stata accolta con il sostegno unanime del suo partito Russia Unita, guidato da Dmitry Medvedev. Il presidente ha promesso ai suoi sostenitori che farà della Russia "una potenza sovrana e autosufficiente, altrimenti non esisterà più". Putin è già stato eletto presidente quattro volte: nel 2000, 2004, 2012 e 2018; la possibilità di ricandidarsi è stata resa possibile dalla recente adozione di speciali emendamenti alla Costituzione. Le elezioni dureranno tre giorni, secondo quanto stabilito dalla Commissione elettorale centrale: dal 15 al 17 marzo.

 

  

La Russia, ha detto ancora Putin secondo quanto riportano le agenzie russe, "non può, come altri Paesi, rinunciare alla sua sovranità in cambio di qualche salsiccia per diventare satellite di qualcuno", con un riferimento alla guerra in Ucraina. "I Paesi occidentali - ha attaccato lo "Zar" - credevano e credono di essere in grado di istigare conflitti interni nel nostro Paese. I metodi di destabilizzazione sono ben noti e le élite occidentali li hanno provati molte volte in molte regioni del mondo durante i cosiddetti 'colpi di stato'. Tali ricette non hanno funzionato e, sono sicuro, non funzioneranno nei confronti della Russia".

 

In una intervista, Putin ha anche commentato la recente adesione della confinante Finlandia alla Nato. L’Occidente "ha trascinato" Helsinki nell'Alleanza, ha detto annunciando un’ulteriore militarizzazione degli oltre 1.300 chilometri di confine che condivide con il Paese scandinavo. "Non ci saranno problemi, perché noi creeremo un distretto militare di Leningrado e concentreremo una certa quantità di unità militari", ha detto. La Finlandia domani firmerà con gli Stati Uniti un accordo per permettere loro un maggiore accesso alle zone di confine. La ristrutturazione del distretto militare di Leningrado è stata già decretata lo scorso 8 ottobre, e prevede il dispiegamento di militari e un incremento della militarizzazione della frontiera russa con la Finlandia.

Putin inoltre risponde al presidente americano, Joe Biden, il quale sa bene che "la Russia non ha ragione né interesse, a livello geopolitico, economico o militare, di combattere con Paesi della Nato". Il capo del Cremlino liquida come "totali sciocchezze" le parole con cui il presidente Usa ha avvisato del rischio che Putin, se non fermato in Ucraina, possa attaccare un Paese della Nato. "Noi non abbiamo rivendicazioni territoriali, né desiderio di rovinare le nostre relazioni con i Paesi della Nato".