Israele-Hamas, svolta sugli ostaggi: cosa prevede l'accordo
Passi avanti sul cessate il fuoco. Il governo israeliano ha deciso di approvare un accordo per il rilascio di 50 ostaggi israeliani da parte di Hamas. Secondo quanto si apprende le liberazioni si dovrebbero susseguire in un arco di quattro giorni durante i quali Tsahal, le forze armate dello Stato di Israele, sospenderà le operazioni militari. L’accordo prevede che ulteriori rilasci verranno effettuati in seguito. Inoltre, da quanto si apprende, Israele libererà solo quei prigionieri che non siano accusati delle uccisioni.
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Secondo quanto riferisce il sito israeliano Haaretz, i 50 ostaggi che potrebbero essere rilasciati da Hamas nell’ambito di un accordo con Israele, sono 30 bambini, 8 madri e altre 12 donne. L’accordo è stato presentato al governo dal gabinetto di guerra, guidato dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, e deve essere approvato. Nella Striscia di Gaza sono detenuti più di 30 bambini e adolescenti di età inferiore ai 18 anni e almeno 13 madri che sono state rapite con loro da Hamas.
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Gli Stati Uniti sono «entrati nel negoziato» sulla liberazione degli ostaggi «con gli occhi aperti e pragmatismo» e cercano di «mantenere» questo pragmatismo. Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale, John Kirby, rispondendo ad una domanda sull’affidabilità di Hamas in questa trattativa. «Sappiamo con chi trattiamo», ha detto Kirby.