guerra

Ucraina, Josep Borrell annuncia il piano di guerra dell'Europa

«Il nostro obiettivo è ancora quello» di dare 1 milione di munizioni all’Ucraina. L'ha dichiarato l’Alto rappresentante dell'Unione europea per la politica estera e la sicurezza, Josep Borrell, in conferenza stampa al termine del Consiglio Esteri dell’Unione europea. «All’inizio abbiamo cercato di conseguire quest'obiettivo attraverso tre linee. La prima linea, nel breve termine, è stata quella di chiedere ai nostri eserciti di prendere le proprie riserve. Questa prima fase si è conclusa e ha fornito oltre 300 mila munizioni. Questo è stato il contributo dagli stoccaggi esistenti. Ora siamo sulla linea di produzione. Ci sono molti contratti firmati e le linee di produzione hanno avviato le produzioni. La terza linea è aumentare la capacità che, ovviamente, è nel medio termine, non per la fine del mese o la fine dell’anno», ha spiegato Borrell. «Continuiamo ad avere quest'obiettivo, magari non lo raggiungeremo per la fine dell’anno. Ma dipenderà dalla velocità con cui i contratti verranno firmati e attuati e i lavori di produzione portati avanti. Non dimentichiamo che stiamo esportando un'importante quantità di quello che produciamo. Parte di quello che produciamo lo esportiamo verso Paesi terzi e una soluzione potrebbe essere ridirigere questa quantità verso l’Ucraina come priorità», ha aggiunto.

 

  

 

 

 

Borrell ha parlato anche di Medio Oriente e di valichi per far transitare aiuti umanitari verso Gaza. Il valico di Rafah «non è sufficiente» per consegnare gli aiuti umanitari di cui necessita la Striscia di Gaza in quantità adeguata, quindi «va aumentata» la capacità di accesso, cosa che si può fare «aprendo altri accessi» oppure sfruttando il «corridoio marittimo» attraverso Cipro, anche se a Gaza «mancano porti», quindi andrebbero costruiti «porti galleggianti», cosa che si sta «studiando». Lo dice l’Alto Rappresentante dell’Ue Josep Borrell, a Bruxelles in conferenza stampa al termine del Consiglio Affari Esteri.

Josep Borrell ha poi affrontato la questione legata alla situazione spagnola. «Sono qui ora come Alto rappresentante Ue per la politica estera, non posso mescolare i miei ruoli, non posso permettermi di fare considerazioni personali su una questione di politica interna spagnola. Non è detto che non abbia il mio parere e prima o poi lo esprimerò ma ora non è il momento». Così l’Alto rappresentante dell'Unione europea per la politica estera, Josep Borrell, nella conferenza stampa al termine del Consiglio Ue Esteri, rispondendo a una domanda sulla concessione dell’amnistia agli indipendentisti catalani da parte del premier Pedro Sanchez per stringere l’accordo di governo. Borrell ha poi affermato di non conoscere ancora la legge sull’amnistia perché è stata appena pubblicata.