arma contro l’Ue

Lettonia stufa dell’invasione dalla Bielorussia: migranti come un’arma

La guardia di frontiera lettone chiederà al governo di chiudere il valico di frontiera di Silene con la Bielorussia dopo che un numero record di persone ha tentato di attraversarlo illegalmente la scorsa settimana. Il capo della guardia di frontiera Guntis Pujāts ha detto sul canale LR1 che negli ultimi sette giorni sono stati intercettati 892 richiedenti asilo mentre cercavano di entrare in Lettonia dalla Bielorussia, rendendo la settimana «probabilmente la più tesa dal 2021». Il funzionario non ha escluso la possibilità che alcune persone siano riuscite a eludere i controlli di sicurezza e ad attraversare il confine. 

 

  

 

Oltre alle guardie di frontiera, Riga ha chiamato l’esercito e la polizia per rafforzare i suoi confini con la Bielorussia. La Lituania ha inoltre accettato di inviare altre 20 guardie di frontiera per aiutare la Lettonia. Il capo della Guardia di frontiera statale spera che la chiusura di Silene libererà il personale per proteggere il resto del confine. Lettonia, Lituania e Polonia hanno dichiarato in precedenza di essere pronte a chiudere completamente i confini con la Bielorussia se si verificasse una «situazione critica», temendo un’escalation della crisi migratoria e l’attività del Gruppo Wagner. I migranti vengono utilizzati ancora una volta come un’arma dalle forze legate a Vladimir Putin.