grandi manovre

Taiwan, il Giappone mobilita i caccia. La Cina minaccia: pronti a combattere

Tensione alle stelle intorno a Taiwan. Il Giappone ha annunciato di aver mobilitato aerei da combattimento negli ultimi giorni a causa delle imponenti manovre aeree navali cinesi intorno all'isola. Lo stato maggiore giapponese ha fatto sapere di aver osservato da venerdì la portaerei Shandong e diverse altre navi da guerra cinesi in un’area compresa tra 230 e 430 chilometri a sud dell’isola giapponese di Miyako. "Circa 120 decolli e atterraggi" sono stati confermati sulla portaerei Shandong, di cui 80 aerei da combattimento e 40 elicotteri, secondo Tokyo, che ha mobilitato due gruppi di scorta per la missione di sorveglianza e ha dispiegato "aerei da combattimento della forza aerea di autodifesa".

 

  

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Nelle esercitazioni odierne Pechino ha simulato il blocco di Taiwan e "ondate di attacchi simulati" su obiettivi importanti dell’isola, fa sapere l’Esercito popolare di liberazione cinese, che ha anche mostrato il video di un jet da combattimento che decollava dal ponte della nave Shandong. La Cina ha affermato di aver completato "con successo" le esercitazioni militari attorno a Taiwan e le Forze armate sono "pronte a combattere in qualsiasi momento".

 

Altro motivo di tensione nell'aera è la presenza di un cacciatorpediniere della marina militare degli Stati Uniti, lo Uss Milius, che ha solcato questa mattina le acque del Mar cinese meridionale nel quadrante sul quale la Cina rivendica la sovranità. Gli Usa hanno rivendicato il gesto in virtù dei "diritti e le libertà di navigazione", provocando l'indignazione di Pechino.