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Germania, accuse gravissime a Ultima Generazione. Linea dura contro gli eco-attivisti

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Morta forse a causa del ritardo dei soccorsi dovuti al blocco del traffico. È bufera in Germania per le proteste di Last Generation, sigla ambientalista che abbiamo visto anche in Italia ad esempio sul Grande raccordo anulare di Roma. Una ciclista giorni fa aveva subito un grave incidente nel quartiere berlinese di Wilmersdorf, ad ovest della capitale. Era incastrata sotto un camion e i soccorsi, che forse le avrebbero potuto salvare la vita, erano stati ritardati dal blocco dell'autostrada da parte degli attivisti del clima.

 

Due persone, un 63enne e un 59enne, sono ora indagati. Si tratta di due attivisti di Ultima Generazione che si erano incollati sull’asfalto dell’autostrada A100. La Procura di Berlino ha rivelato che sarà eseguita un’autopsia sul corpo della vittima per stabilire se potesse essere salvata. Ma Sueddeutsche Zeitung afferma che il medico che avrebbe esaminato per primo la 44enne non avrebbe avuto bisogno dei mezzi speciali - tra questi una autogrù - bloccati dagli attivisti per le prime cure.

 

La ministra dell’Interno, Nancy Faeser (Spd), ha annunciato la linea dura: “Se vengono commessi reati e se si mette in pericolo l’incolumità di altri cittadini, considero superato ogni limite alla protesta legittima”. Il ministro della Giustizia, Marco Buschmann (Fdp), ha minacciato persino il carcere per i manifestanti della sigla vista anche oggi in azione a Roma, dove alcuni giovani hanno imbrattato un quadro di Van Gogh.

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