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Raid ucraino in Crimea, droni kamikaze si abbattono sul comando della flotta russa del Mar Nero

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Un raid delle forze di Kiev ha centrato un edificio del comando della Flotta del Mar Nero, della Marina militare russa, a Sebastopoli, in Crimea. Proprio due giorni fa, dopo gli attacchi registrati questa settimana nella penisola, Vladimir Putin ha messo al comando della Flotta Viktor Sokolov al posto di Igor Osipov. Il quartier generale della flotta russa sarebbe stato attaccato da un drone, riferisce il governatore dell’amministrazione russa di Sebastopoli, Mikhail Razvozhayev.

Dopo Sebastopoli, nuove esplosioni legate molto probabilmente al tentativo delle truppe russe di abbattere altri droni, sono state avvertite in Crimea. Gli scoppi sono stati uditi sopra il villaggio di Zaozerne, nella parte occidentale della Crimea occupata. Non ci sono state vittime riportate in entrambi gli incidenti ma, dopo le esplosioni avvertite in mattinata, in Crimea si sono formati ingorghi di diversi chilometri sulle strade da Sebastopoli a Yalta causati dalle auto degli abitanti russi intenzionati a lasciare l’area. Da Mosca, intanto, è arrivata un’accusa pesante nei confronti del governo di Kiev che, secondo il ministero della Difesa russo, avrebbe autorizzato l’uso di sostanze chimiche contro le truppe russe tanto che diversi militari in servizio nella regione di Zaporizhzhia sarebbero stati portati in ospedale con segni di avvelenamento.