sotto le cannonate

Guerra Russia Ucraina, "via dal Donbass". Mosca avanza e Kiev ritira l'esercito da Severodonetsk

Il tuo browser non supporta il tag iframe

Uno sforzo insostenibile per l’esercito ucraino, che infatti ha ricevuto l’indicazione di ritirare le truppe. La resistenza nella città strategica di Severodonetsk termina qui. Il governatore della regione Lugansk, situata nella zona orientale del Paese, ha diffuso la notizia tramite il suo canale Telegram. Sergiy Gaidai, questo il suo nome, ha pronunciato poche (ma significative) parole: “Le forze armate ucraine dovranno ritirarsi da Severodonetsk. Hanno ricevuto l'ordine di farlo”. E così un altro importante tassello, ora, è nelle mani di Vladimir Putin.

Cominciano ad essere parecchie le zone controllate dai russi e, giorno dopo giorno, inevitabilmente la capacità di resistere all’invasione viene meno. Perché, nonostante l’esercito ucraino abbia fornito aggiornamenti che raccontano di 34.530 soldati russi uccisi dall’inizio del conflitto e innumerevoli strumenti di guerra distrutti, Mosca ha a disposizione un bacino di uomini e armi pressoché infinito.

  

Anche le notizie che arrivano dalle altre città non sono confortanti. A Mariupol, ad esempio, è stato dichiarato l’allarme sanitario. Il sindaco Vadym Boychenko – secondo quanto riporta il Kiev Independent – ha tuonato: “Siamo sull’orlo di una catastrofe epidemiologica. La città è invasa da montagne di spazzatura indifferenziata, circa 9.000 tonnellate, e le condizioni igieniche sono precarie”. Qual è il pericolo? “Si stanno diffondendo malattie infettive, tra le quali non escludo il colera e la dissenteria. In tutte le zone ci sono sepolture naturali e nessuna fognatura è funzionante”. Lo scenario descritto è terrificante: “Non c'è neanche acqua potabile. Tutto questo – ha concluso il primo cittadino -mette a rischio la salute dei residenti di Mariupol che si ritrovano in un vero e proprio ghetto”.
di Luca De Lellis