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Azovstal, "civili deportati con l'inganno". La fine atroce dopo la resa nell'acciaieria a Mariupol

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I militari russi stanno deportando la popolazione locale di Mariupol con il pretesto dell'evacuazione dalla città distrutta, portando gli ucraini prima nel territorio occupato del distretto di Novoazovsk e poi in Russia. È quanto denuncia Petro Andryushchenko, consigliere del sindaco di Mariupol, in un post su Telegram rilanciato dall'agenzia Interfax Ucraina. Secondo Andryushchenko, esercito russo e volontari bloccano ogni eventuale tentativo di lasciare il posto o rifiutare l'evacuazione. Prima vengono fatti salire sui pullman e solo dopo gli viene comunicata la destinazione, a quel punto non si può più scendere dai mezzi.