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Tragedia nell'acciaieria Azovstal, si sposano ma lui muore dopo 3 giorni

Luca De Lellis

La storia di Andriy e Valeria, due membri dell’esercito ucraino, durerà per sempre. “Sei stato mio marito per tre giorni. Sarai il mio amore per l’eternità. Mio caro, Andriy, premuroso, coraggioso...sei stato e sei il migliore. Siamo riusciti a sposarci, siamo riusciti a essere felici, ma non siamo riusciti a stare insieme. Ti amerò per sempre, mio eroe”. Sono le parole scritte sui suoi canali social da Valeria Karpilenko, detta “Nava”, e dedicate al suo compagno di vita Andriy, ma per tutti “Barba”.

I due si sono dichiarati amore eterno il 5 maggio scorso, in un matrimonio celebrato nei sotterranei dell’acciaieria di Azovstal, devastata intanto dai bombardamenti attuati dall’esercito di Putin. Ma la storia è durata solo tre giorni, appunto, perché Barba è stato ucciso durante un attacco lanciato dai soldati russi. Le nozze sono state atipiche, ma non per questo meno emozionanti: i due coniugi hanno continuato a indossare le loro uniformi militari, scambiandosi due fedi create ad hoc con la carta stagnola. Testimoni gli altri difensori dello stabilimento di Mariupol. Uno scenario surreale e incredibilmente romantico. La promessa? “Sopravvivere, uscire dall’assedio e continuare a vivere, per noi due”.

  

 

 

 

 

La crudeltà avvilente della guerra ha voluto che i loro sogni di trascorrere una vita serena insieme non si realizzassero. Il racconto di Valeria e Andriy è stato riportato dall’agenzia Unian, e poi ripreso anche dall’account Facebook della Guardia Nazionale dell’Ucraina. Perché una storia del genere lascia un’eredità a tutti: le cose belle possono esistere anche in un contesto terrificante come quello di una guerra. L’amore, per definizione, è quanto di più lontano ci possa essere dalla guerra. Dalla distruzione. Tra gli esseri umani, come purtroppo abbiamo potuto vedere nel corso della storia, non sempre trionfa. Ma in certe occasioni sì, e va oltre anche la presenza terrena. L’amore è un legame talmente potente e inspiegabile che può resistere a qualsiasi cosa, anche all’assenza fisica. Perché lo si prova nell’anima, non nella testa.