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“Mario Draghi vìola la Costituzione”. Il comunista Marco Rizzo si infervora: Italia in guerra con la Russia

Marco Rizzo è stufo del comportamento del governo italiano in merito alla guerra scoppiata dopo l’invasione della Russia in Ucraina. Il segretario del Partito Comunista è stato intervistato da Affari Italiani in concomitanza del viaggio di Mario Draghi negli Stati Uniti per un incontro con Joe Biden: “Quello di Draghi alla Casa Bianca è un viaggio che tutto è fuorché istituzionale. Anzi, è fuori dalla Costituzione. Il governo italiano ha contravvenuto all'articolo 11 della Costituzione inviando armi con un semplice ordine del giorno votato in una sola Camera. Dopodiché, da armi difensive si è passati ad armi offensive, distinzione comunque ridicola. Non solo, il ministro della Difesa Guerini e l'intero governo hanno anche paventato che queste armi servono per vincere, è risuonato il tema della vittoria. Ma si vince se si fa la guerra, anche dal punto di vista morale e politico quindi Draghi ha portato l'Italia in guerra senza nemmeno un passaggio parlamentare. E ora il premier viene convocato a rapporto da Biden”.

 

  

 

"Tutti i sondaggi realizzati finora dimostrano che almeno la metà dell'opinione pubblica, ma sono convinto che il numero sia maggiore, non vogliono l'invio di armi in Ucraina e nemmeno l'aumento delle spese militari. C'è un Paese reale e - sottolinea Rizzo - c'è il governo Draghi che ha avuto il mandato dal presidente della Repubblica Mattarella per combattere l'emergenza Covid e non per fare la guerra alla Russia. Quindi anche politicamente il governo è al di fuori del suo mandato. La mia supposizione è che Draghi vada a Washington non solo per prendere ordini ma anche per trattare la sua sostituzione di Jens Stoltenberg alla guida della Nato. In sostanza - conclude Rizzo - non va in America per parlare di Ucraina e di pace, va per cercare una poltrona per se stesso”.