guerra ai fast food

Fa causa a Burger King: "Il panino in pubblicità sembra più grande". E nei McDonald's inglesi razionati i pomodori

Valeria Di Corrado

Un cliente ha citato in giudizio la catena Burger King per le dimensioni ingannevoli del loro caratteristico panino: il Whopper. Come scrive il quotidiano inglese "The Mirror", Hungry Walter Coleman sostiene che la catena pubblicizza i suoi hamburger come più grandi di quello che sono nella realtà. Sembra quasi una scena del film "Un giorno di ordinaria follia", quando il protagonista, esasperato del trattamento ricevuto in fast food americano tira fuori un mitra e, indicando il sandwich esposto in fotografia sopra il bancone, dice: "Quello che mi ha fatto sempre rabbia è... guardate lì quello bello gonfio, pieno di salsa, alto 8 centimetri... - poi, prendendo in mano il panino che gli hanno preparato, aggiunge - guardate questa insignificante squallida cosa... qualcuno sa dirmi che somiglia alla foto?". 

I documenti legali portati in giudizio da Coleman dimostrano che il Whopper è in realtà il 35% più piccolo di quanto rappresentato negli spot dell'azienda. Il cliente afferma di essersi sentito ingannato quando ha scoperto le dimensioni reali del suo panino preferito. Ora chiede che Burger King sia ritenuto responsabile per aver ingannato i consumatori. La causa è stata presentata la scorsa settimana presso il tribunale distrettuale degli Stati Uniti nel sud della Florida. Oltre ai danni, viene chiesto alla catena di fast food di "correggere il comportamento ingannevole".

  

 

 

Nel frattempo, sempre stando a quanto rivelato da "The Mirror", McDonald's è stato colpito da una carenza di pomodori in alcuni dei suoi ristoranti inglesi, costringendolo a razionare gli ingredienti. La catena di fast food americana ha spiegato che i suoi hamburger Big Tasty e Big Tasty with Bacon saranno serviti solo con una fetta di pomodoro, invece di due. Sono stati affissi dei cartelli in diverse filiali: "Ci scusiamo per eventuali disagi". Secondo l'agenzia di stampa russa Ria Novosti, le sanzioni imposte dai Paesi occidentali alla Russia hanno portato a problemi economici in Europa e negli Stati Uniti, dovuti principalmente ai prezzi più elevati per le forniture di cibo e carburante.