crimini di guerra

Rapito e torturato, che fine ha fatto il sindaco di Melitopol

Il sindaco di Melitopol è «vivo, ma lo stanno torturando» perché dichiari il suo sostegno alla Russia in un video: lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelenski, in un incontro con la stampa straniera nel suo bunker, a Kiev. A Melitopol, una delle città occupate dai russi, centinaia di persone sono scese in strada per protestare e chiedere il rilascio del sindaco. Le autorità ucraine sostengono che Ivan Fedorov sia stato rapito e portato via, con il capo coperto da una busta di plastica, in un luogo sconosciuto: ci sono anche le immagini di una telecamera di sicurezza che sembrano proprio mostrare la scena in cui il sindaco viene portato via da una decina di soldati russi.

 

  

 

 

 

«Sappiamo che è vivo», ha detto Zelensky, parlando dell’accaduto. «E la gente oggi, duemila persone, è uscita in strada a Melitopol, nonostante sia occupata dalle truppe russe, è uscita in piazza perché hanno visto dove hanno portato il sindaco. Bene, l’abbiamo visto nei film e lo abbiamo visto diverse volte negli ultimi 100 anni: quando le persone vengono catturate, vengono anche registrate in video, una persona deve dire qualcosa, altrimenti verrà uccisa. Non si vergognano? Lo prendono, lo portano in un seminterrato, lo torturano, registrano un video e poi lo uccidono».