arma tattica russa

“Bombetta” nucleare sul Mar Nero. La previsione del Generale Battisti a L’Aria che Tira: terribile, un Armageddon

Sono due giorni che il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov invoca il tema dell’attacco nucleare. Per chiedere conto di tali dichiarazioni Myrta Merlino, conduttrice de L’Aria che Tira su La7, ha come ospite nella puntata del 2 marzo il Generale Giorgio Battisti, che dice la sua sulle minacce russe: “Sono giorni che Lavrov parla di queste armi nucleari. Ma ci sono anche armi nucleari tattiche, cioè delle piccole testate nucleari, io parlo di quelle nostre Occidentali, che avevamo durante la Guerra Fredda, che fanno dei danni limitati, se si può dire, da 250 metri di diametro a 500 metri di diametro. Servivano con il fallout e con la radiazione ad interdire il passaggio delle truppe avversarie. Non vorrei portare sfortuna, ma non mi meraviglierei, e spero di sbagliarmi fortemente, se venisse lanciata una 'bombetta nucleare' su un'isola disabitata del Mar Nero per far vedere che la Russia fa sul serio. Questo sarebbe terribile, un Armageddon. Spero che prima di arrivare a questo - sottolinea il Generale - i tentativi di colloquio e di dialogo di questi giorni arrivino ad un risultato”. 

 

  

 

L’ex comandante Nato poi parla più strettamente delle tattiche di guerra sul campo: “Le scene del bombardamento di Kharkiv dove prima vivevano russofoni ed ucraini dico che certe scene le abbiamo già viste a Sarajevo nei primi anni ’90. I musulmani andavano d’accordo con serbi e croati. Da Kharkiv parte una rete autostradale che va verso Nord, verso il Centro e verso Sud, quindi conquistarla serve per entrare in possesso di questa rete. Il terreno ucraino è fatto di paludi e boschi, quindi è difficile muovere i mezzi corazzati su un terreno vario, sarebbero lenti e più logorati. C’è un misto di esigenze funzionali e di simbolo”.