umiliazione

Giornalista Usa costretta a coprirsi il capo, come la riducono i talebani

Giorgia Peretti

Immagini da brividi arrivano dall’Afghanistan. Una fotografia in particolare, quella della giornalista statunitense della Cnn, sta facendo il giro del mondo. Dopo la caduta di Kabul e la fuga del presidente Ghani, un intero paese è tornato all’incubo che sembrava ormai passato.

Due foto, scattate a distanza di un giorno ne sono la rappresentazione. Parliamo dell'inviata in Afghanistan della prestigiosa emittente americana: Clarissa Ward. Si è collegata dalle strade della capitale, aggiornando gli spettatori sulla situazione. Si è mostrata in diretta tv con il corpo coperto dall'abbaya e l'hijab sul volto. Un’immagine potente e d’impatto, se si pensa che fino a qualche ora prima era vestita con abiti occidentali, capelli raccolti, un foulard rosso e una giacchetta chiara. Uno scatto che sembra ben fotografare il cambiamento geopolitico del momento.

  

 

 

 

 

 

 

Si tratterebbe di una “rinascita” dell’Emirato islamico afghano quello a cui si sta assistendo. Una forma di governo già sperimentata fra il 1996 e il 2001 nel Paese, sino all’intervento degli Stati Uniti d’America per contrastare Al Qaeda. Un cambiamento che travolge anche le vite quotidiane delle persone. Lo scenario che appare nel video alle spalle della giornalista è profondamente diverso: nell’ultimo fermo immagine la Ward, oltre ad essere coperta dagli abiti tradizionali islamici, è contornata da uomini armati. La giornalista ha anche raccontato, attraverso i suoi collegamenti, che le donne in strada sono tornate a coprirsi per evitare di diventare bersaglio dei fondamentalisti islamici. Ad ogni modo, Clarissa Ward ha precisato alcune cose evidentemente sfuggite dal confronto fra le due foto, dettagli che non emergono così chiaramente. Sul profilo ufficiale di Twitter, la giornalista ha specificato: "C'è una differenza, ma non così netta (tra il governo afghano e la conquista dei talebani).  Questo meme è impreciso. La foto in alto è all'interno di un compound privato. L'altra è per le strade di Kabul in mano ai talebani. Prima indossavo sempre un foulard per la strada a Kabul, anche se non con i capelli completamente coperti e l'abbaya".