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Regno Unito, dopo il vaccino 704 morti. Ma la percentuale è molto più bassa dei decessi per Covid

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Sale il numero di morti registrato in Gran Bretagna fra le persone che avevano ricevuto una o due dosi di vaccino. Al 21 marzo scorso (dall'8 dicembre) il ministero della Sanità britannico ha registrato 704 decessi entro 10 giorni dalla vaccinazione. Sono quelli compilati nelle cosiddette yellow card dove i medici registrano tutti i sintomi dei vaccinati, gli eventi avversi e quelli letali. Non c'è però una correlazione provata fra la vaccinazione e la morte, perché i casi devono essere studiati. Dopo AstraZeneca sono stati registrati 421 eventi fatali, e dopo Pfizer/BioNTech altri 283 casi. Sono 2,4 casi ogni 100mila sulle 28,8 milioni di dosi inoculate. Per AstraZeneca 2,6 casi ogni 100 mila sulle 15,8 milioni di dosi e per Pfizer 2,1 casi ogni 100 mila sui 13 milioni di dosi (di cui 2,2 di seconda dose). Bisogna tenere presente però che in Gran Bretagna i morti di coronavirus sono 187 ogni 100 mila abitanti.

 

 

Dopo entrambi i vaccini i casi di decessi per tromboembolia che spaventano tanto gli altri paesi d'Europa sono stati rarissimi: 2 casi dopo AstraZeneca, e uno dopo Pfizer. In entrambi i casi il maggiore numero di decessi registrati non ha una causa evidente: 185 dopo AstraZeneca e 121 dopo Pfizer. La seconda causa di morte dei vaccinati è proprio il Covid-19. Dopo Pfizer si sono contagiati 563 vaccinati e 35 sono morti. Dopo AstraZeneca 252 contagiati e 19 morti. L'altra causa di morte prevalente è quella cardiaca: 51 morti di infarto o arresto cardiaco dopo AstraZeneca e 32 dopo Pfizer. Dopo AstraZeneca registrati 39 decessi per emorragia cerebrale, 29 per embolia polmonare e 17 per polmonite. Dopo Pfizer 13 decessi per polmonite, 5 per embolia polmonare e 4 per emorragia polmonare.

 

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