tensione alle stelle

Vladimir Putin replica a Joe Biden: "Io assassino? Chi lo dice lo è". E gli augura buona salute

Si respira aria di Guerra fredda tra Washington e Mosca dopo l'attacco frontale del presidente Usa Joe Biden al suo omologo Vladimir Putin definito un assassino durante un'intervista andata in onda su Abc. Il presidente russo "pagherà un caro prezzo" per le interferenze nelle elezioni presidenziali Usa di novembre, ha detto Biden e "sì, credo" che sia un assassino ha affondato.

Il presidente russo, Vladimir Putin, oggi ha risposto augurando al presidente Usa "buona salute". "Per quanto riguarda la dichiarazione del mio collega americano, noi davvero, come ha detto, ci conosciamo personalmente. Cosa gli risponderei? Gli direi: sii sano! Gli auguro buona salute", ha detto Putin precisando di affermarlo "senza ironia e senza scherzi". 

  

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Le parole taglienti di Biden hanno provocato una dura reazione di Mosca che ha richiamato l'ambasciatore in Usa per consultazioni e ha definito quello del presidente americano un'attacco all'intero Paese. Le tensioni tra le due potenze si sono inasprite dopo la pubblicazione di un rapporto declassificato dell'intelligence statunitense che ha denunciato il tentativo della Russia di minare la campagna di Biden, facendo leva sugli alleati del rivale repubblicano Donald Trump. Gli 007 hanno rilevato che lo stesso Putin ha autorizzato le operazioni volte a danneggiare la candidatura del democratico. Anche se, ha accertato l'intelligence, nessuno Stato straniero è riuscito a modificare l'esito delle elezioni. Il rapporto ha dunque respinto le accuse di brogli elettorali sollevate dal tycoon.

Il Cremlino ha prontamente negato le rivelazioni del dossier, che è stato consegnato a Trump lo scorso 7 gennaio. Si tratta di "accuse infondate", ha detto il portavoce di Putin, Dmitry Peskov, la Russia "non ha nulla a che fare con le campagne contro qualsiasi candidato" e "non ha influenzato le elezioni nè del 2020, né le precedenti".

"Quando giudichiamo altre persone, o anche altri Stati, altre nazioni - ha dichiarato oggi Putin - guardiamo noi stessi in uno specchio. Vediamo noi stessi. Perché trasferiamo sempre sull'altra persona ciò che siamo" ha spiegato il presidente russo. Secondo Meduza, Putin ha aggiunto: "Ricordo quando da bambini litigavamo tra di noi, dicevamo: Chi lo dice, lo è. Non è un caso, non è solo un discorso da bambini e una battuta. Il punto è molto profondo e psicologico. Vediamo sempre le nostre stesse qualità in un'altra persona e pensiamo che sia come noi. E da questo valutiamo le sue azioni e valutiamo in generale".