il caso

Navalny avvelenato. La Germania ha le prove

Il governo tedesco, per bocca del portavoce della cancelliera Angela Merkel, riferisce che i test condotti su campioni prelevati dal leader dell’opposizione russa Alexei Navalny mostrano «prove indubitabili» della presenza nel suo corpo di un agente nervino del tipo Novichok. Il Novichok, agente nervino di era sovietica, fu usato per avvelenare l’ex spia russa Sergei Skripal e la figlia nel Regno Unito.

 

  

Navalny, 44 anni, noto per le sue inchieste contro la corruzione, si è sentito male il 20 agosto su un volo di ritorno a Mosca dalla città siberiana di Tomsk. L’aereo ha allora fatto un atterraggio d’emergenza a Omsk, dove è stato ricoverato in terapia intensiva, in coma. Il suo staff ha da subito sostenuto che si fosse trattato di un avvelenamento. Successivamente Navalny, al termine di un braccio di ferro diplomatico, era stato trasferito nell’ospedale Charite di Berlino, i cui medici già la scorsa settimana avevano annunciato che c’erano indicazioni che il politico fosse stato avvelenato. Si era tuttavia in attesa dell’esito degli esami. I medici russi che hanno curato Navalny in Siberia hanno ripetutamente contestato la conclusione dell’ospedale in Germania, affermando di avere escluso l’avvelenamento come diagnosi e che i loro test per sostanze velenose sono risultati negativi.