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Seimila nuovi casi al giorno, Macron pensa a un nuovo lockdown

"Come voi, non amo portare la mascherina", ma è "una costrizione ragionevole" che "permette di rallentare la circolazione del virus e all’attività economica di ripartire in buone condizioni". Il presidente francese, Emmanuel Macron, prende la parola per difendere l’uso delle mascherine contro la diffusione del coronavirus, dopo che il Paese ha registrato il nuovo record giornaliero di oltre 6mila casi in un giorno. Mentre oltre 20 dipartimenti sono stati dichiarati ’zona rossa', le coperture per il volto sono diventate sempre più obbligatorie. Prima sui trasporti pubblici dall’11 maggio, poi nei luoghi pubblici chiusi dal 20 luglio, e negli ultimi giorni all’esterno a Parigi, Marsiglia, Tolosa, Strasburgo e altre città. In tutto il territorio della capitale, chi non la indossa rischia da venerdì mattina multe di 135 euro, con eccezioni (dopo un dietrofront) per chi fa sport e per i ciclisti. Parigi è considerata zona a rischio da vari Paesi, che l’hanno inserita nelle liste con cui sconsigliano o vietano i viaggi.

 

  

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Evitare misure restrittive simili a quelle della primavera scorsa è "fattibile" grazie alla disciplina e al distanziamento sociale, ma "se il virus continua a sorprenderci", potrebbe esserci "un nuovo lockdown a livello nazionale o regionale", ha detto Macron, citato dall’agenzia Bloomberg, nel corso di un briefing con la stampa a Parigi.

Giovedì il primo ministro Jean Castex aveva dichiarato che l’aumento dei casi non dipende solo dall’aumento dei test, ma è una tendenza. "Sta accadendo qualcosa che gli scienziati non avevano previsto. Siamo molto lontani da ciò che abbiamo vissuto ad aprile o marzo", ma "proprio per questo dobbiamo intervenire". Più pessimista la cancelliera Angela Merkel: "I prossimi mesi saranno più difficili di quanto lo sia l’estate", "dovremo vivere con il virus ancora a lungo. La situazione resta grave, prendetela sul serio", ha detto a Berlino. Ha spiegato: "Nell’estate abbiamo beneficiato di una relativa protezione dall’aerosol" (le particelle emesse parlando o respirando, più piccole dei droplet), perché si può vivere all’aperto, ma tutto rischia di cambiare con il freddo. "Niente sarà più come prima della pandemia, che ci colpirà duramente", ha avvertito. Tre sono le priorità, per la cancelliera: l’accesso all’istruzione per i bambini, assicurare la ripresa economica, mantenere la coesione sociale.

La risposta tedesca alla pandemia è stata ampiamente considerata un successo, ma nelle ultime settimane i casi sono aumentati. Secondo il Robert Koch Institute, nelle ultime 24 ore i nuovi contagi sono stati 1.571, che portano il totale a 239.507, mentre i morti sono 9.288. Nel frattempo, il governo ungherese dal 1 settembre chiude nuovamente le sue frontiere. Lo ha annunciato l’ufficio del premier Viktor Orban, spiegando che gli ungheresi potranno rientrare, ma dovranno rispettare una quarantena di 14 giorni o fino ad avere tue test negativi a distanza di due giorni. Il Paese deve prepararsi a proteggere i suoi cittadini anziani, i bambini e la situazione economica, secondo Budapest. In Asia, l’Indonesia ha registrato il suo maggior aumento di infezioni per il secondo giorno consecutivo, con oltre 3mila casi per la prima volta, mentre un’altra fabbrica è stata chiusa a causa di nuovi cluster. Ennesimo record anche in India: +77.266, il secondo maggior aumento nel Paese in un giorno dall’inizio della pandemia. Solo gli Usa hanno registrato più casi quotidiani, con oltre 78mila a fine luglio. In America Latina, intanto, i contagi confermati sono arrivati a 7 milioni, mentre nel mondo sono ormai oltre 24,5 milioni, i decessi oltre 832mila.