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Coronavirus, Oms: 106mila casi segnalati in 24 ore. Cifra record

Nelle ultime 24 ore ci sono stati 106.000 casi di Covid-19 segnalati all'Oms, il numero più alto registrato in un solo giorno dall'inizio della pandemia

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Mentre il mondo si avvicina ai 5 milioni di casi di coronavirus, l'Oms segna il record negativo di nuovi infetti dall'inizio della pandemia. Ben 106mila casi segnalati all'agenzia dell'Onu in 24 ore, due terzi dei quali si contano in soli quattro Paesi. "L'incompetenza di Pechino ha provocato una strage in tutto il mondo", ha tuonato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump tornando ad attaccare la Cina. Gli Stati Uniti si confermano il Paese più colpito dalla pandemia. Un triste primato che non sembra però preoccupare Trump. E' "un distintivo d'onore", ha detto il tycoon alla Casa Bianca, "lo considero, in un certo senso, come una buona cosa perché significa che i nostri test sono migliori". Il presidente è tornato ad attaccare anche le opposizioni che lo accusano di aver gestito male il contenimento del Covid-19. Nel mirino c'è di nuovo lei, Nancy Pelosi, la speaker democratica della Camera spesso al centro di battibecchi con il presidente. E' una "donna malata" con "problemi mentali", ha detto Trump. Pelosi lo aveva criticato nelle scorse ore per aver rivelato di assumere regolarmente l'idrossiclorochina per prevenire il Covid-19. Negli Usa le attività economiche sono riprese ormai in quasi tutti gli Stati e il presidente sta pensando ora di riprogrammare il vertice del G7 prospettando la presenza fisica dei leader delle sette potenze economiche del globo. "Ora che il nostro Paese sta tornando alla grandezza, sto pensando di riprogrammare il G7, nella stessa data o in una simile, a Washington DC, nel leggendario Camp David", ha annunciato su Twitter Trump, "Sarebbe un grande segnale di ritorno alla normalità per tutti". Una normalità che per molti Paesi è ancora lontana. In Russia e Brasile i nuovi casi di Covid-19 continuano ad aumentare vertiginosamente. Nello stato sudamericano in 24 ore sono stati registrati oltre mille morti per un totale di quasi 18mila vittime e oltre 270mila contagiati. A detenere il record negativo per tasso di mortalità è la Svezia, il Paese che ha fatto tanto discutere per aver adottato le misure di contenimento più lasse in tutto il continente europeo. Stando a quanto riportato dai dati raccolti dal sito web Our World in Data, la Svezia ha infatti registrato 6,08 decessi per milione di abitanti al giorno tra il 13 maggio e il 20 maggio, il tasso più alto rilevato nell'ultima settimana, al di sopra anche di Regno Unito, Belgio e Stati Uniti che restano però in testa se si considera l'intero periodo, dall'inizio della pandemia. L'Europa non sembra però intenzionata a fare passi indietro sulle riaperture, almeno per ora. E mentre l'Ue ha dato il via libera agli accordi bilaterali per la riapertura delle frontiere tra Paesi con la stessa situazione epidemiologica, la Grecia ha già fissato una data per la partenza della stagione turistica. Dal 15 giugno riapriranno gli hotel stagionali mentre dal 1 luglio ripartiranno gradualmente i voli internazionali. Resta invece chiuso il confine tra Austria e Italia. Aprire il Brennero, secondo il cancelliere austriaco Sebastian Kurz, sarebbe "irresponsabile".

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