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Coronavirus Spagna, il bilancio è tragico ma spera nel picco

In Spagna 11mila morti di coronavirus e il più alto numero di contagi confermati in Europa (oltre 117mila) dopo l'Italia

Silvia Sfregola
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Sfiora 11mila il numero delle persone morte in Spagna per il nuovo coronavirus: sono 10.935, dopo che 932 malati sono deceduti in un solo giorno. Il Paese ha anche il più alto numero di contagi confermati in Europa (oltre 117mila) dopo l'Italia, mentre nel mondo hanno più casi solo gli Stati Uniti (oltre 258mila), secondo i dati della Johns Hopkins University. Il ministero della Salute di Madrid ha contato 7.472 nuove infezioni in sole 24 ore. Un bilancio tragico, ma in cui il dato sui nuovi decessi è inferiore (-18) al record del giorno precedente (950). Così come in Italia e Francia, ci sono quindi segnali che fanno sperare la curva si appiattisca, avvicinandosi o superando il picco, e poi finalmente cominciando a decrescere. La situazione resta drammatica negli ospedali spagnoli, dove mancano i posti di terapia intensiva e i dispositivi medici per i malati più gravi di Covid-19. Le autorità spagnole hanno ammesso ormai che molti anziani non accedono all'uso dei respiratori, che vengono utilizzati prima per i pazienti più giovani, o più sani. La scarsità dei dispositivi ha contribuito a far sì che in una settimana siano morti circa 5.500 pazienti, la metà del totale. Anche in Francia la pressione sul sistema sanitario è altissima e il premier Edouard Philippe ha detto che sta "combattendo ora dopo ora" per evitare che manchino i farmaci essenziali per i malati. Un anestesista di Parigi, Philippe Montravers, ha spiegato che i medici si preparano a usare gli oppioidi fentanyl e morfina, sinora messi da parte, perché i nuovi analgesici scarseggiano. Parigi nel frattempo ha cancellato l'esame di maturità quest'anno, il Baccalaureat: una prima volta nei suoi 212 anni di esistenza. Nel Regno Unito, entrato in lockdown dopo i vicini europei, il picco dell'infezione sembra invece ancora lontano. Il sistema sanitario pubblico affronta la più difficile prova nei suoi 72 anni, dopo i tagli che l'hanno indebolito senza pietà. E il Paese ha registrato un nuovo macabro picco: 684 persone morte in un giorno, portando il totale a 3.605, mentre i contagi confermati sono 38.168. Il premier Boris Johnson, ammalatosi e risultato positivo una settimana fa, resta in isolamento con la febbre, nonostante si senta meglio. Il Paese aspetta poi un discorso della regina Elisabetta II sulla pandemia, che sarà trasmesso domenica. Un evento raro: nel suo regno lungo 68 anni, la monarca è intervenuta di rado e sempre in circostanze eccezionali, tra cui nel 1991 in occasione della guerra del Golfo e nel 1997 dopo la morte della principessa Diana. I timori delle autorità europee sono anche legati al meteo: è previsto il primo fine settimana di temperature primaverili e le famiglie potrebbero violare le restrizioni, anche in vista della Pasqua. Il messaggio è unico: "State a casa". La polizia di Parigi ha organizzato posti di blocco per fermare chi tenterà di partire, mentre Amsterdam ha invece vietato la circolazione delle barche nei suo canali del centro. Altrove, alcuni Paesi cominciano a guardare oltre l'emergenza. Tra essi l'Austria, che comincerà a lavorare a "una lenta ripresa" di alcune attività economiche, e la Germania che prevede di allentare in modo scaglionato il lockdown, esteso al 19 aprile.

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