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Coronavirus, tremila morti a New York. La Casa Bianca pensa alle mascherine per tutti

New York è l'epicentro negli Stati Uniti della pandemia del nuovo coronavirus

Silvia Sfregola
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È il giorno più nero sinora per New York, epicentro negli Stati Uniti della pandemia del nuovo coronavirus. In ventiquattr'ore lo Stato ha registrato 562 nuovi morti, che hanno portato il totale a 2.935. "E' l'aumento più alto da quando è cominciata" questa emergenza, ha detto il governatore Andrew Cuomo, aggiungendo che i contagi sono arrivati a 102.863. La maggior parte dei morti è stata registrata nella metropoli di New York City. A livello nazionale, i casi confermati sono più di 245mila e i decessi oltre 6mila, mentre i contagi nel mondo sono oltre il milione e i decessi 54mila (dati della Johns Hopkins University). Bilancio che secondo gli esperti è però fortemente sottostimato a causa della mancanza di test, dei casi con sintomi lievi e dei governi che stanno "falsando" i dati. Per approfondire leggi anche: Il video-appello dei medici: per i malati è come affogare Il governatore democratico ha annunciato che farà prelevare ventilatori e dispositivi di protezione da ospedali privati e aziende che non li stanno utilizzando: "Se vorranno farmi causa per aver preso in prestito i ventilatori in eccesso per salvare delle vite, lo facciano", ha detto Cuomo, prevedendo che tra sei giorni nello Stato non ci saranno più ventilatori disponibili. È la decisione più dura presa sinora per contrastare la carenza di dispositivi medici, problema che affligge i sistemi sanitari di gran parte del mondo. L'amministrazione Trump, intanto, raccomanderà che l'uso di protezioni sul volto, per rallentare la diffusione del virus Sars-CoV-2. La misura varrà per chi vive in zone particolarmente colpite da trasmissione locale. Si parla di usare bandane, sciarpe o magliette su naso e bocca quando si va in negozi o fuori casa: le mascherine mediche sono scarse e quindi riservate a chi entra a contatto con i malati. Trump si è detto favorevole: "Se la gente vuole indossarle, lo faccia, non è una cattiva idea". Deborah Birx, della task-force della Casa Bianca, ha però criticato: si rischia "un falso senso di sicurezza" mentre le persone già non seguono a sufficienza le regole sul distanziamento sociale. Nel frattempo alcune autorità locali, come il sindaco di Los Angeles Eric Garcetti o quello di New York City Bill de Blasio, hanno chiesto agli abitanti di indossare sempre mascherine in pubblico. Gli scienziati, mentre mancano certezze, non escludono che le persone infette esalino particelle virali, potenzialmente anche semplicemente parlando e respirando, cioè non solo tramite droplet che restano per poco in sospensione nell'aria dopo tosse o starnuti. Tuttavia, non esistono prove che ciò possa causare infezioni, affermano gli esperti delle National Academies of Sciences, Engineering and Medicine che consigliano la Casa Bianca. Anche l'Organizzazione mondiale della sanità ha fatto sapere che potrebbe rivedere le linee guida sull'uso delle mascherine, dopo una ricerca del Mit sulla diffusione del virus. Nel frattempo la scarsità di dispositivi medici ha portato a tensione tra Usa e Germania: il ministro dell'Interno del Land di Berlino, Andreas Geisel, ha accusato Washington di usare "metodi da far west", dopo che un carico di mascherine destinate alla capitale tedesca è stato dirottato dalla Cina. I media tedeschi hanno riferito che le mascherine comprate da 3M e destinate alla polizia berlinese sono state portate negli Usa, sequestrate mentre venivano trasferite tra aerei a Bangkok.

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