l'attacco

Bomba contro il bus di turisti vicino alle piramidi di Giza

Silvia Sfregola

Un bus di turisti è stato colpito da un’esplosione vicino al Grande Museo egizio a Giza, a ovest della capitale egiziana Il Cairo. La deflagrazione, che ha mandato in frantumi i vetri del mezzo, ha causato il ferimento di 17 persone. Secondo le prime informazioni fornite dalle forze di sicurezza si tratta di 10 egiziani e 7 sudafricani, che hanno tutti subito lesioni lievi. L’ordigno, come mostrano anche le immagini diffuse sui social, era stato piazzato a lato della strada che porta al museo vicino alle piramidi ed è esploso durante il passaggio del mezzo. Oltre al pullman sono state distrutte anche alcune auto incolonnate nel traffico. Il Grande Museo egizio di Giza è ancora in costruzione e l’inaugurazione è in programma per l’anno prossimo. L’attacco arriva poco più di un mese prima del calcio d’inizio della Coppa delle nazioni africane organizzato in Egitto dal 21 giugno al 20 luglio. L’industria del turismo, cruciale per l’economia egiziana, è stata duramente colpita dall’instabilità politica e dagli attacchi conseguenti alla rivolta del 2011 che ha portato alla caduta del presidente Hosni Mubarak dopo 30 anni al potere. Da 14,7 milioni nel 2010, il numero di visitatori è sceso a 5,3 milioni nel 2016. Ma l’industria del turismo ha recuperato dal 2017. Nel dicembre scorso, un’esplosione aveva colpito un bus di turisti nella stessa zona: tre turisti vietnamiti e una guida locale erano rimasti uccisi, e altre dodici persone ferite.