spettacolare

Dopo 200 anni riecco le iguane

Costanza Cerasi

Dopo 184 anni dal loro ultimo avvistamento sull’isola di Santiago nelle Galapagos, le lucertole sono riapparse sull’isola, grazie a un'iniziativa dell'autorità del Parco Nazionale delle Galapagos. L'ultima persona ad avvistare un'iguana sull'isola è stato Charles Darwin nel 1835. Dopo ciò le iguane furono eliminate dall'isola da predatori come il maiale selvatico. Ma ora, più di 1.400 iguane, nome scientifico Conolophus subcristatus, sono state prelevate dall’isola di North Seymour e rilasciate sull'isola di Santiago tra il 3 e il 4 gennaio. Le autorità hanno dichiarato che le lucertole sono state introdotte nelle regioni costiere di Puerto Nuevo e Bucanero, poiché hanno ecosistemi che imitano la loro vecchia casa. Le nuove introdotte non saranno esposte agli stessi pericoli delle precedenti iguane. Infatti, l'ultimo maiale selvatico è stato eliminato dall'isola di Santiago nel 2000 come parte del Progetto di tutela delle Galapagos, e l'isola è stata proclamata ufficialmente senza suini nel 2004. Su Twitter, il direttore del Parco nazionale delle Galapagos Jorge Carrión ha definito la reintroduzione delle iguane "una grande notizia per #Galápagos, per #Ecuador e per il mondo". Secondo il Galapagos Conservation Trust, la popolazione di iguana dell'arcipelago ha subito un declino significativo dopo l'introduzione di specie come gatti, ratti, e cani, così come il maiale selvatico. Queste specie cacciano le giovani iguane e le loro uova, nonché aumentano la competizione per il cibo. L'iniziativa di reintroduzione, condotta insieme alla Massey University della Nuova Zelanda, è stata sviluppata in risposta all'esaurimento della vegetazione come il cactus sull'isola di North Seymour, che ha provocato una riduzione di fonti di cibo per le iguane. Il direttore dell'ecosistema delle Galapagos, Danny Rueda, ha spiegato: "L'iguana è un erbivoro che aiuta gli ecosistemi disperdendo i semi e mantenendo le aree aperte libere dalla vegetazione". Le autorità continueranno a monitorare le iguane dell'isola di Santiago, determinando se stanno creando nidi e trovando cibo. Inoltre terranno d'occhio le nuove specie come roditori e formiche per impedire loro di disturbare i nidi delle iguane.