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Dolce e Gabbana, la Cina si infuria: "razzisti". Annullato il mega show. E la Ferragni infierisce

La maison è stata accusata anche di sessismo

Giada Oricchio
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Stefano Gabbana, la Cina, la sfilata annullata e il grosso grasso incidente diplomatico che fa sorridere Chiara Ferragni. La celeberrima casa di moda Dolce&Gabbana doveva scendere in passerella per una sfilata all'Expo Centre di Pudong in Cina. Era tutto pronto per lo show evento: dai 500 abiti di alta sartoria ai gioielli da mille e una notte, dai posti per 1500 invitati ai 120 artisti, da 200 modelle asiatiche alle top model e influencer più importanti del mondo. Il kolossal però si è trasformato in un clamoroso flop. Spettacolo annullato e tutti a casa. Cosa è successo? Andiamo con ordine: Stefano Gabbana manteneva i follower costantemente aggiornati sull'epico show e da giorni sui social circolava l'hashtag #DGTheGreatShow. I due stilisti avevano pensato di giocare con i cliché cinesi esattamente come fatto con quelli italiani (chi non ricorda la pubblicità girata a Napoli tra vicoli, pizza, tarantella e modella che si porta il dito sulla guancia a indicare quanto è bbono o' spaghetto?), ma qualcosa è andato storto. Lunedì sono stati diffusi tre video promozionali in cui una modella asiatica prova a mangiare la pizza, gli spaghetti e il cannolo siciliano con le bacchette. E però: la pizza sarebbe troppo grande pure per Pantagruele, il piatto di spaghetti è in grado di soddisfare il fabbisogno alimentare di mezza Cina e il cannolo ha proporzioni sospettosamente gigantesche. Anzi, senza sospetto perché la voce maschile fuori campo dice alla protagonista: “Cosa c'è? E' troppo grande per te?”. La modella ha la bocca rosso fuoco un pelino sbavato, è bardata di rosso con paillettes ed è ingioiellata con lampadari dorati. Sembra un carretto siciliano. E non è chiaro perché ridacchi in continuazione come una sciocchina sprovveduta (forse proprio perché pensa di mangiare una pizza con una bacchetta, nda). Sullo sfondo una lanterna rossa, una dispensa uscita da un film di James Bond epoca Sean Connery e pure un separé di carta. Nemmeno nelle peggiori fumerie d'oppio della Shanghai di fine ‘800. Il “tributo alla Cina” di Dolce&Gabbana non piace agli asiatici che hanno accusato la maison di razzismo e sessismo. I tre video sono stati rimossi dal social Weibo, molto usato in Cina, ma sono ancora visibili su Youtube. Visualizza questo post su Instagram #DGlovesChina ? More like #DGdesperateforthatChineseRMB lol. In a bid to further appeal to luxury's covetable Chinese consumers, @dolcegabbana released some hella offensive “instructional” videos on the usage of chopsticks. Pandering at it's finest, but taken up a notch by painting their target demographic as a tired and false stereotype of a people lacking refinement/culture to understand how to eat foreign foods and an over-the-top embellishment of cliché ambient music, comical pronunciations of foreign names/words, and Chinese subtitles (English added by us), which begs the question—who is this video actually for? It attempts to target China, but instead mocks them with a parodied vision of what modern China is not...a gag for amusement. Dolce & Gabbana have already removed the videos from their Chinese social media channels, but not Instagram. Stefano Gabbana has been on a much-needed social media cleanse (up until November 2nd), so maybe he kept himself busy by meddling with the marketing department for this series. Who wants to bet the XL cannoli “size” innuendos were his idea? Lmao. • #dolceandgabbana #altamoda #rtw #dgmillennials #stefanogabbana #shanghai #chinese #italian #cannoli #meme #wtf #dumb #lame #chopsticks #foodie #tutorial #cuisine #italianfood #asianmodel #asian #chinesefood #dietprada Un post condiviso da Diet Prada ™ (@diet_prada) in data: Nov 19, 2018 at 6:39 PST La polemica però monta perché Michaela Tranova dell'account Instagram DietPrada chiede spiegazioni a Stefano Gabbana e per tutta risposta riceve una serie di messaggi offensivi sul Paese: “D'ora in poi dirò in tutte le interviste che faccio che la Cina è un paese di m***a e che viviamo benissimo senza di te” e ancora: “Cina Mafia ignorante sporca e puzzolente”, “I video sono stati cancellati perché il mio ufficio è stupido”. DietPrada diffonde sui social gli screenshot del botta e risposta e scatena lo tsunami con l'hashatag #BoycottDolce che entra in trend topic. La Cina, infatti, non è terra che ama essere derisa o criticata, le autorità cinesi avviano le verifiche, le star come le attrici Zhang Ziyi e Li Bingbing o la cantante Wang Junkai si rifiutano di partecipare all'evento, la direttrice di Vogue China Angelica Cheung annulla la sua presenza e l'agenzia China Bentley Modelling blocca le sue modelle. Lo show viene annullato dal “Cultural Affairs Bureau of Shanghai” e subito dopo sui profili Instagram di Stefano Gabbana e su quello ufficiale di Dolce&Gabbana vengono pubblicati due post difensivi: gli account sono stati hackerati e dunque i messaggi corredati di emoticon marrone sono falsi. “Siamo molto dispiaciuti per i disagi pubblicati da questi post, commenti e messaggi diretti non autorizzati. Per la Cina e la sua gente proviamo solo rispetto”. Non solo: Stefano Gabbana sul suo profilo Instagram pubblica gli screenshot incriminati con la scritta in rosso NOT ME, ma DietPrada ribatte sostenendo che lo stesso Gabbana ha pubblicato quei messaggi in una sua IS e pertanto non si tratta di messaggi da fake news. Sotto quest'ultimo post, a sorpresa, spunta Chiara Ferragni che commenta: “Karma” con due cuori. Intanto, la casa di moda ha avviato le indagini per risalire all'hacker e intenterà una causa legale per l'enorme danno di immagine. 

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