L'AGGRESSORE UCCISO DALLA POLIZIA

Texas, massacro in chiesa: spara sui fedeli, oltre 20 morti

Silvia Sfregola

Ha aperto il fuoco durante la messa nella chiesa battista di Sutherland Springs, in Texas, sparando contro i fedeli. Il bilancio del massacro avvenuto verso le 11.30 di domenica mattina (ore locali) è di 27 morti e 24 feriti; oltre 20 i decessi confermati dallo sceriffo di Wilson Country, Joe Tackitt. L'aggressore è stato ucciso dalla polizia dopo un breve inseguimento. Almeno venti, secondo i testimoni, i colpi esplosi. Tra le vittime, stando a quanto dichiarato dalla madre alla Cnn, anche la figlia 14enne del pastore Frank Pomeroy, che invece non era presente. Sul posto è intervenuta l'Fbi. Nessuna pista è esclusa. Gli investigatori stanno analizzando un video della messa pubblicato su youtube. E dal Giappone il presidente Usa Donald Trump, impegnato in un lungo tour in Asia, twitta: "Dio sia con la gente di Sutherland Springs". Sull'identità dell'autore del gesto si sa poco: testimoni lo hanno visto entrare in chiesa armato e potrebbe abitare in zona. La polizia avrebbe perquisito la sua automobile. Il rumore dei colpi d'arma da fuoco, esplosi uno dopo l'altro, è stato udito anche all'esterno del luogo di culto, che si trova a circa 40 miglia a Est della città di San Antonio. Alcuni feriti sono stati ricoverati nell'ospedale universitario di San Antonio. Il governatore repubblicano del Texas, Greg Abbott, chiede "a tutti i texani di pregare per la comunità di Sutherland Springs in questo momento di lutto e perdita". Mentre l'America torna ad avere paura, gli elicotteri sorvolano la piccola chiesa battista, e l'area è circondata da mezzi della polizia e ambulanze. Solo pochi giorni fa a New York un "soldato" dell'Isis alla guida di un camion ha ucciso 8 persone, travolte su una pista ciclabile. E un mese fa a un festival country Stephen Paddok uccideva 58 persone sparando come un cecchino dal 32esimo piano del Mandalay Bay Hotel Las Vegas.