EMERGENZA USA

Harvey, il presidente Trump a Houston: "Disastro epico"

Silvia Sfregola

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, è arrivato in Texas per verificare in prima persona la risposta alla devastante tempesta tropicale Harvey, il primo grande disastro naturale che si trova ad affrontare da quando si è insediato alla Casa Bianca. Intanto le autorità di Houston sono impegnate a gestire piogge a livelli record: in un centro di rilevazione nella zona sud della città sono stati registrati 1,2 metri di pioggia dall'arrivo della tempesta; il livello d'acqua caduta è superiore a quello che solitamente viene registrato in un anno. Harvey è un disastro "di proporzioni epiche" e "nessuno aveva mai visto qualcosa di simile", ma "c'è stato uno sforzo del tutto cooperativo", ha detto Trump parlando a Corpus Christi. Per non ostacolare le operazioni in corso, ha scelto di non fare tappa a Houston: dopo Corpus Christi, dove è atterrato con la moglie Melania, andrà ad Austin. Ma la portavoce della Casa Bianca ha fatto sapere che il presidente ha intenzione di tornare in Texas sabato, stavolta in una parte diversa dello Stato. Si ritiene che i danni provocati da Harvey ammonteranno a miliardi di dollari e la ricostruzione potrebbe durare ben oltre i quattro anni di mandato di Trump. Diversi sciacalli sono stati arrestati a Houston nella notte. Harvey, dopo avere toccato la terraferma venerdì come uragano, è stato declassato a tempesta tropicale, ma la quantità di piogge che sta riversando ha portato allagamenti catastrofici in tutto il Texas: almeno nove i morti e Houston, la quarta città più popolosa degli Stati Uniti, è paralizzata, con migliaia di sfollati. L'evacuazione è stata ordinata nella contea di Brazoria, a sud di Houston, per la della rottura di un argine del fiume Brazos nella zona di Columbia Lakes: "Fuggite ora", ha comunicato su Twitter la contea. E nella contea di Harris, cioè quella di Houston, i bacini hanno cominciato a esondare, così le autorità stanno rilasciando acqua in modo controllato per alleggerire la pressione sulle dighe: per questo è stata chiesta l'evacuazione dei residenti della zona. Il sindaco di Houston, Sylvester Turner, spiega che saranno allestiti nuovi centri di accoglienza: il principale rifugio per gli sfollati infatti, allestito nel centro congressi George R. Brown Convention Center, era pensato per ospitare 5mila persone ma oggi ne ospitava già 9mila. È atteso che saranno 30mila gli sfollati a cercare accoglienza. Il centro della tempesta, che si muove lentamente, si trova nel Golfo del Messico. Secondo il Centro nazionale per gli uragani, è probabile che rimanga al largo del Texas anche stanotte, prima di spostarsi sulla terraferma mercoledì. È proprio per mercoledì che è atteso che Harvey raggiunga la Louisiana, un giorno dopo il 12esimo anniversario dell'arrivo nello Stato dell'uragano Katrina, che provocò 1.800 morti.